Laal Singh Chodda è il film bollywoodiano più atteso dell’anno, primo remake indiano del Premio Oscar Forrest Gump, con protagonista la star Aamir Khan.
Tutto bene se non fosse che ancora prima dell’uscita il film è stato accusato, con una accesa campagna social, di offendere i sentimenti religiosi per “avere ridicolizzato alcune divinità indù”.
Centinaia di integralisti riuniti davanti ai cinema hanno cercato di impedire l’accesso al pubblico nello stato dell’Uttar Pradesh. Il gruppo Sanatan Rakshak Sena ha chiesto al Governatore dello stato di vietare le proiezioni.
Il film, fortemente voluto proprio da Khan, riscrive l’originale ripercorrendo tappe fondamentali della recente storia indiana, dalla prima vittoria ai Mondiali di cricket, alla battaglia di Kargil, sanguinoso episodio di una delle guerre col Pakistan.
Tutto, insomma, è accuratamente localizzato. La celebre scatola di cioccolatini di Tom Hanks diventa il golgappa, la delizia di strada popolare in tutto il subcontinente indiano, la fermata del bus si trasforma nel vagone del treno sul quale Khan racconta la sua storia ai passeggeri. A 24 ore dalla prima, Aamir Khan si è scusato e si è dichiarato dispiaciuto: “Non volevo in nessun modo ferire nessuno: rispetto i sentimenti di chi non vuole vedere il mio film”, ha detto.
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