Il regista brasiliano Eduardo Coutinho è stato ucciso nella sua casa di Rio de Janeiro dal figlio Daniel, 42 anni, sofferente di disturbi psichici, che è stato arrestato dalla polizia e ricoverato in ospedale. Dopo aver accoltellato a morte il padre, Daniel si è scagliato contro la madre, Maria das Dores Coutinho, 62 anni, ferendola gravemente. ”La donna si è salvata solo perché è riuscita a chiudersi nel bagno”, ha detto il capo della divisione omicidi. Dopo aver accoltellato i genitori, Daniel ha suonato alla porta dei vicini gridando ”Ho liberato mio padre” e altre frasi sconnesse. Secondo la rete tv Globo, l’uomo avrebbe anche tentato il suicidio.
Considerato uno dei più grandi documentaristi brasiliani, Coutinho, era stato recentemente premiato con il Kikito di cristallo alla carriera, il maggiore premio del cinema nazionale. Tra i suoi film principali figurano Edificio Master e Babilonia 2000. Nel giugno scorso, era stato chiamato a far parte, assieme all’altro registra brasiliano Jose Padilha, autore del pluripremiato Tropa de Elite, dall’Academy of motion pictures arts and sciences, che assegna gli Oscar. In una recente intervista, il cineasta aveva rivelato il desiderio di girare un documentario sulle oceaniche proteste di piazza del giugno scorso, durante la Confederations Cup di calcio, le prime proteste popolari del Brasile democratico contro la corruzione e il malgoverno.
La nuova stagione de I Cesaroni sarà dedicata all'attore romano. "Sarai per sempre mio fratello": dichiara Claudio Amendola
Dopo essere guarito da un cancro nel 2014, il celebre interprete è deceduto per le complicazioni di una polmonite. Aveva 65 anni
Il cineasta francese, specializzato in film polizieschi, si vantava di essere stato "l'artista più censurato di Francia". Aveva 86 anni
Variety conferma la scomparsa dell'attore, venuto a mancare per un ictus sabato 29 marzo alle Hawaii