Si è tenuta Catanzaro dal 30 luglio al 7 agosto 2022 la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival. I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime e seconde italiane e a quelle internazionali e di documentari, curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo, hanno presentato alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.
Tra le opere prime e seconde di lungometraggi italiani giudicate da una giuria composta da Pietro Marcello (Presidente di giuria), Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e Barbara Chichiarelli sono stati consegnati i seguenti premi: Miglior film a Una Femmina diretto da Francesco Costabile, con la seguente motivazione: “Una storia di cronaca trasportata sullo schermo attraverso le potenzialità immaginifiche del cinema. ‘Una femmina’ è un eccellente opera prima”. Miglior regia a Gabriele Mainetti per Freaks Out, con la seguente motivazione: “Autore, produttore, regista visionario. Gabriele Mainetti si conferma un talento unico nel solcare territori inesplorati. Una voce indipendente e ormai necessaria per il nostro Cinema”. Mainetti e Nicola Guaglianone si aggiudicano anche la Miglior sceneggiatura.
Miglior attrice a Lina Siciliano, protagonista di Una femmina: “Il suo temperamento, il suo sguardo e il coraggio con il quale è riuscita a mettersi a nudo per la prima volta davanti alla macchina da presa fanno di Lina Siciliano una futura certezza del cinema a venire”. Miglior attore a Lillo per Gli idoli delle donne “per la sua straordinaria capacità di mettersi a servizio del racconto con grazia ed ironia, per la libertà con la quale affronta temi, mondi e personaggi del nostro tempo che, come in questo film, prendono vita grazie alla sua unicità”.
Le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali, giudicate da una giuria composta dal regista John Landis (Presidente di giuria), dallo stilista Domenico Vacca e da Nadia Tereszkiewic, protagonista del prossimo film di François Ozon. La giuria ha premiato come Miglior film: Princess of the row di Van Maximilian Carlson. La Giuria ha inoltre anche riconosciuto una Menzione speciale all’attrice Seidi Haarla, protagonista di Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen.
Le opere prime e seconde di documentari, giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente (Presidente di giuria), Roberto Perpignani e Serena Gramizzi hanno premiato con un ex aequo Rue Garibaldi, diretto da Federico Francioni e Non sono mai tornata indietro, diretto da Silvana Costa.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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