“Il Giornale” difende Moritz de Hadeln

Non si placano le polemiche attorno alla 59/a Mostra del Cinema di Venezia e a Moritz de Hadeln. Non mancano però gli inviti a smorzare i toni e opinioni favorevoli al traballante direttore del festival come quello comparso oggi sul quotidiano “Il Giornale” a firma del critico Maurizio Cabona. “Ebbene, Moritz de Hadeln, si può certo dire che ha carattere. Ovvero, per rifarsi a Montanelli, un cattivo carattere. La cosa, si sa, non è necessariamente un difetto. Spesso occupandosi di film, di cineasti è anzi una risorsa indispensabile” scrive. Dopo ricordi personali e aneddoti conclude: “Ad uno che è scampato per vent’anni alle pericolose diatribe da guerra fredda che caratterizzavano ogni giorno il Festival di Berlino piazzato tra le nemiche Germania dell’Est e dell’Ovest, si vorrebbe ora far scontare la colpa (tutto sommato veniale) di aver tenuto in conto Marzullo di essere appunto Marzullo. E, proprio perciò, di bollare lo stesso de Hadeln quale villano per l’eternità, costruendo un nuovo ‘muro di Berlino’ dislocato al Lido? C’è, invece, la questione, questa sì dirimente, della conferma oppure no di de Hadeln per i prossimi anni. A me pare che considerando tutti i pro e contro de Hadeln meriti una più ponderata valutazione delle cose.