Uscirà il 30 novembre nelle sale con Wanted Cinema, Afire – Il Cielo Brucia, a 9 mesi dalla sua anteprima in concorso alla Berlinale 2023 dove ha vinto l’Orso d’Argento – Gran Premio della Giuria. Appena presentato al 41° Torino Film Festival per la sua premiere italiana dal suo regista, Christian Petzold, il film è il secondo della trilogia sugli elementi, iniziata con l’acqua e il film Undine. L’idea del film per stessa ammissione del regista tedesco ha la sua genesi in un delirio di febbre da Covid in quel marzo 2020, post Berlinale, dove la paura della malattia doveva essere esorcizzata con qualsiasi mezzo possibile. Petzold ha immaginato di dare vita ad un film estivo, come se ne sono sempre realizzati nelle filmografie americane, italiane, francesi e svedesi ma che era assente dalla cinematografia tedesca. È arrivata cosi la storia di uno scrittore in crisi che insieme ad un amico si reca in una casa vacanze isolata in un bosco sulle coste del Mar Baltico. Lì incontrerà un ospite inaspettata, una bella e disinibita ragazza, Nadja (Paula Beer), che vende gelati e studia letteratura. Petzold racconta il lavoro fatto con Beer, già protagonista di Undine e il perché il suo cinema è costellato di ritratti femminili.