I soliti idioti… dieci anni dopo

Viene spontaneo citare il sequel tardivo del quasi omonimo film di Monicelli, per questa reunion della coppia Biggio e Mandelli.

I soliti idioti 3

Prodotto da Roadmovie e distribuito da Medusa Film, I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno riporta in scena i loro personaggi più iconici e attuali: Ruggero De Ceglie e il vessato figlio Gianluca, i (im)moralisti Giampietro e Marialuce, i “zarri” Patrick e Alexio, fino al metallaro Sebastiano alle prese con la sfiancante postina Gisella, e la coppia di omosessuali, Fabio e Fabio.

Dopo aver conquistato il pubblico con il loro debutto cinematografico nel 2011 e nel 2012 con I 2 Soliti Idioti,  il duo affronta la contemporaneità attraverso cinque storie parallele, tutte incentrate sul tema della famiglia, argomento sempre centrale nel dibattito sociale e culturale italiano. Attraverso le estremizzazioni dei loro personaggi, il duo comico cerca di rispondere alle domande fondamentali: cosa significa famiglia? Come dovrebbe essere? Il film propone una risposta attraverso la lente deformante dei loro personaggi amati, offrendo uno sguardo cinico, divertito, a tratti feroce, ma sempre esilarante.

Il film si basa sull’umorismo intelligente, senza preoccuparsi di essere politicamente corretto o scorretto, ma con l’unico obiettivo di far ridere: “se vuoi essere politicamente scorretto, ti sgamano. E noi non siamo furbi, siamo idioti”, ribadisce la coppia finalmente riunita.

Dopo anni di separazione, Francesco e Fabrizio si sono ritrovati più forti che mai. L’assenza dagli schermi non ha spento la creatività dei loro personaggi, anzi, il tour teatrale completamente esaurito nel 2023 ha segnato il loro ritorno e ha ispirato la creazione di questo terzo film. La viralità dei loro sketch sui social network non si è mai fermata, anzi, ha continuato a crescere durante gli anni di “assenza”, conquistando una nuova generazione di fan. Il film è una risposta al richiamo di un pubblico in costante aumento che ama il modo unico di Biggio e Mandelli nel raccontare il presente.

Il film vanta numerosi camei e partecipazioni speciali di personaggi noti della comicità, del mondo dello spettacolo e giovani star del web. Tra di essi, spiccano l’esilarante contributo di Sabrina Ferilli, insieme a Gué Pequeno, Andrea Delogu, Gabriele Corsi, il popolare youtuber Gabriele Vagnato, la rapper Anna, Fish e gli attori Giulia Vecchio, Carlo Amleto, Ippolita Baldini, Daniela Virgilio, solo per citarne alcuni. Inoltre, il gruppo musicale Selton ha firmato la colonna sonora del film.

“Questa volta – dice il dinamico due – torniamo non solo come attori e autori ma anche come registi. L’attenzione principale della regia riguarda naturalmente l’aspetto comico e satirico del film: il racconto dei vizi, dei difetti, delle idiosincrasie degli italiani, che in questi dieci anni sono cambiate di poco: in fondo siamo gli stessi di sempre, forse soltanto ancora un po’ più “idioti”. Quello che è cambiato è il mondo tutto attorno. La rivoluzione tecnologica, ad esempio, che abbiamo affrontato trattandone gli elementi più iconici e rappresentativi: l’intelligenza artificiale, impersonata dalla voce di una Ferilli che incarna una sorta di “alter-ego” di Ruggero De Ceglie; il dilemma morale della tecnologia, che si manifesta nelle scelte dell’auto a guida autonoma dei due borghesi “immoralisti”; i cambiamenti di costume nella sessualità, con l’esplosione della “fluidità” di genere, che irrompe nella vita sentimentale della nostra coppia “gay”, Fabio e Fabio; di nuovo la tecnologia delle “App” e delle operazioni da remoto come elemento di ulteriore vessazione nella mani della burocrazia, impersonata dalla sadica Postina. In tutto ciò, i registi sono stati attenti a mantenere il loro sguardo caratteristico, osservando i propri personaggi non dall’alto, in tono giudicante, ma al loro stesso livello, obbligando il pubblico a domandarsi: sono quelli i veri “mostri”, o in fondo lo siamo un po’ anche noi? Da un punto di vista dello stile, i registi hanno proseguito e approfondito un approccio alla commedia che si rifà alla tradizione classica del cinema italiano di costume, arricchito da spunti più surreali alla maniera della comicità inglese, dai Monty Python a Little Britain. Un impasto stilistico che a nostro avviso ben si adatta al tema principale del film: quello della “famiglia”, così denso di elementi tradizionali ma al tempo stesso in uno stadio di complessa evoluzione, decostruzione e trasformazione che ne mette in luce gli aspetti più surreali e stranianti”.

In sala dal 25 gennaio.

Andrea Guglielmino
18 Gennaio 2024

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