Al Premio Franco Solinas 2014 sono pervenuti 266 progetti in regola con i requisiti richiesti per l’ammissione. La selezione è stata effettuata, a proprio insindacabile giudizio, da due giurie. La giuria della prima fase, legata alla selezione dei soggetti, è stata composta da: Emanuele Bevilacqua, Teresa Ciabatti, Francesca Comencini, Edoardo De Angelis, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Claudio Giovannesi, Annamaria Granatello, Filippo Gravino, Lorenza Indovina, Laura Luchetti, Gloria Malatesta, Marco Martani, Silvia Napolitano, Lorenzo Pavolini, Michele Pellegrini, Marco Pettenello, Domenico Rafele, Roberto Scarpetti, Sydney Sibilia, Francesca Solinas, Massimo Torre, Pier Paolo Zerilli. La giuria relativa alla seconda fase, per la selezione delle sceneggiature, è stata, invece, composta da: Giorgio Arlorio, Francesco Bruni, Sandro Petraglia e Stefano Rulli. Gli 8 finalisti che concorrono all’assegnazione del premio per la Miglior Sceneggiatura di 12.000 euro, per il Miglior Soggetto di 5.000 euro e della Borsa di Studio Claudia Sbarigia di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile, sono: Emma e Maria (titolo originale Il mondo là fuori) di Christian Carmosino, Andrea Appetito, Cosimo Calamini; Il ragazzino con i denti da squalo (titolo originale L’estate di Walter) di Valerio Cilio, Gianluca Leoncini; I provinciali (titolo originale Un amore da ragazzi) di Guido Silei; La guerra di Bepi (titolo originale La guerra di Bepi) di Massimo Bacchini; Nikita Bloom (titolo originale Il gatto di Schrödinger) di Angela Giammatteo; Settembre (titolo originale Maria Settembre) di Fabio Mollo e Josella Porto; Supernormale (titolo originale Supernormale) di Lorenzo Colonna; Tre (titolo originale Tre) di Cristiano Testa. La giuria della prima fase ha altresì deciso di segnalare 5 soggetti che non concorrono all’assegnazione dei premi. I progetti segnalati al mondo della produzione sono: Alba (titolo originale L’infiltrata) di Annalisa Elba e Grazia Tricarico; Alberi del Sud (titolo originale Siamo alberi) di Giulia D’intino e Caterina Mannello; A testa alta (titolo originale A testa alta) di Ciro D’Emilio e Cosimo Calamini; Pelle sottile (titolo originale Disco music) di Francesco Agostini; Tutto è nebbia (titolo originale Tapum) di Stefano Saverioni e Pietro Albino Di Pasquale.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci