Una ragazzina gioiosa e sensibile, un nonno burbero ma dal cuore grande, i monti che sorridono, tante caprette e il sapore del latte appena munto: probabilmente saranno in pochissimi a non conoscere la storia di Heidi, che dal 24 marzo arriverà sui grandi schermi con Lucky Red per la regia di Alain Gsponer. Non c’è dubbio che questo adattamento – tratto fedelmente dai romanzi di Johanna Spyri – farà la felicità di bambini e forse anche dei loro genitori, magari cresciuti con il celebre cartone che Hayao Miyazaki realizzò negli anni ’70 facendo diventare Heidi un culto internazionale. In questa operazione cinematografica non resta certo in secondo piano l’ottima performance nei panni del nonno Almohi di Bruno Ganz, mentre la piccola Heidi è interpretata da Anuk Steffen. Accanto a loro anche i giovanissimi Quirin Agrippi (Peter) e Isabelle Ottmann (Klara) e Katharina Schuettler, nel ruolo della temutissima signorina Rottenmeier, la cui spigolosa severità ha impaurito generazioni di bambini. La storia della piccola orfana svizzera, innamorata di suo nonno e delle montagne dei Grigioni, racconta tutta l’ingenuità e la bellezza dell’infanzia, mantenendo però uno sguardo attento anche sul mondo degli adulti. Che Heidi sia un simbolo per la Svizzera e un’eroina nazionale è fuori di dubbio, ma il suo carisma vince perché questa piccola eroina delle montagne sa di famiglia in tutti i Paesi del mondo.
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