Globi d’oro, spazio agli esordienti e Sean Penn s’innamora di Jasmine Trinca

Il premio della Stampa Estera punta sui nuovi autori con il riconoscimento all’esordio di Leonardo Di Costanzo e il doppio premio a "Miele" di Valeria Golino, presto sul set di Salvatores


La Stampa Estera cambia passo, rinnova il suo sguardo sul cinema italiano e, in un certo senso, ringiovanisce, puntando molto sugli esordienti. Giunti alla 53/a edizione, i Globi d’Oro si sono letteralmente trasformati, con un “trasloco” dalla ormai tradizionale Villa Massimo all’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese, un ridimensionamento del numero dei premi (ridotti a 12) e un ritorno allo spirito originario del riconoscimento della stampa straniera al cinema nostrano: “Vogliamo promuovere le opere che superano le barriere culturali, film che raccontano una realtà intima dell’Italia ma allo stesso tempo sono comprensibili fuori dai confini”, ha detto Megan Williams del comitato organizzativo.
E così, ieri sera, il Gran premio della Stampa Estera è andato all’esordio di Leonardo Di Costanzo L’intervallo, mentre Miele di Valeria Golino si è aggiudicato due riconoscimenti: quello per l’opera prima e per la migliore attrice Jasmine Trinca. “Questo film mi sta dando molte soddisfazioni – ha ammesso la Golino, presto sul set de Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, nei panni della mamma di un piccolo supereroe  – Ci ho messo tantissimo impegno ma ora mi sta restituendo tutto, e sono molto fiera del premio per Jasmine. Ora è sul set hollywoodiano di The Gunman di Pierre Morel con Sean Penn; a lui avevo fatto vedere Miele e si era immediatamente innamorato di Jasmine, come donna e come attrice, e l’ha segnalata al suo regista”. Ora, dunque, l’attrice romana scoperta da Nanni Moretti, recita al fianco del gigante Penn, di Javier Bardem e Idris Elba.

Anche sul versante maschile il premio per la recitazione va all’opera di un esordiente, ovvero Alessandro Gassmann: non certo nuovo alle prove d’attore ma principiante nella regia con Razzabastarda. “Dedico questo premio a tutti coloro che nascono nel nostro Paese da genitori stranieri e non hanno la possibilità di avere la cittadinanza italiana”, dice l’attore, che fino a settembre gira Una grande famiglia 2 per la tv e a novembre torna a teatro con Riccardo III. Mistero invece sui nuovi progetti, sia da attore che da regista, “per cui ho in mente una storia molto forte, spero sia quella giusta”. Daniele Ciprì, che con E’ stato il figlio ha ottenuto dalla Stampa Estera il premio per la miglior regia, ora invece è al lavoro come direttore della fotografia, in attesa di calcare il set del suo nuovo film da regista: “Lo farò con gli stessi produttori di quello precedente, posso solo dire che non parlerà della Sicilia ma racconterà la storia di due amici e sarà ambientato in un non luogo”. Oltre ai premi tecnici, che hanno impalmato Luca Bigazzi per la fotografia di La grande bellezza, Giorgia Farina e Fabio Bonifacci per la sceneggiatura di Amiche da morire e Franco Piersanti per le musiche di Io e te, i Globi d’Oro hanno celebrato anche la carriera di Franco Zeffirelli, protagonista a Palazzo Farnese di un emozionante incontro con Fanny Ardant, che per lui, nel 2002, fu la Callas. “Ho un bellissimo ricordo di quel set, ho adorato Franco e siamo rimasti molto legati. E’ una grande gioia ora consegnargli il premio”. L’attrice francese è freschissima reduce – “ho finito sabato”, spiega – dal set del suo secondo film da regista Cadences obstinées con Asia Argento, Franco Nero e Gérard Depardieu, “un film molto europeo”. Soddisfatta per i riconoscimenti Rai Cinema: “Anche la stampa internazionale riconosce e premia il talento dei nostri autori emergenti”, dice Paolo Del Brocco, amministratore delegato della società. “Sono premi che confermano la qualità del nostro investimento sui progetti dei nuovi autori. Dare loro ascolto, risorse ed opportunità significa costruire il cinema di domani”.

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04 Luglio 2013

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