Gli scontenti

La Nuova Venezia
Per ‘La Nuova Venezia’ fa discutere “la decisione presa senza il parere del consiglio d’amministrazione, di spendere 800mila euro per i 60 Leoni in similoro della facciata, opera dello scenografo Dante Ferretti… a questa cifra vanno aggiunti circa 200mila euro per le spese di trasporto dei materiali e di ospitalità delle maestranze che hanno realizzato il maxiallestimento”.

I residenti de Lido
“Il Comune avrebbe intenzione di ritirare – scrive sempre ‘La Nuova Venezia’ – la variante al Piano regolatore generale che prevede la costruzione del nuovo Palazzo del cinema nella pineta del garden dell’ex Casinò. “In tempi brevi possiamo trovare una soluzione che sia soddisfacente per tutti, Biennale e abitanti del Lido” ha dichiarato il presidente Davide Croff. All’orizzonte l’ampliamento dell’attuale sede della Mostra?

Gli esclusi
La Fondazione ha dimezzato gli abbonamenti posti in vendita per le proiezioni delle 19.30 in Sala Grande, per riservare più spazio agli inviti per i vip dei festival. Ne fanno le spese anche per la serata inaugurale – come scrive ‘La Nuova Venezia’ i parlamentari veneziani, gli assessori e i consiglieri comunali del capoluogo veneto

La Repubblica
“Venezia torna agli anni ’30. Principi, divi, ministri. La Mostra ‘restaurata’ ” titola la Repubblica. “Divi su divi, feste su feste (come sempre per la verità, ma più pubblicizzate): affinché la Mostra sia più un evento mediatico che cinematografico”, scrive il quotidiano.

La Stampa
“Politici, feste, restaurazione a Venezia” titola invece La Stampa: “Torna, su richiesta politica, la cosiddetta mondanità… Tornano persino i Savoia: Emanuele Filiberto, che da giorni è a Venezia con la moglie, oltre a seguire il festival intenderebbe dare una festa a Palazzo Bragadin l’8 settembre”.

Gli operai della Wella
Si prevedono, all’inaugurazione ufficiale del Festival, le proteste dei circa 200 lavoratori dello stabilimento Wella di Castiglione delle Stiviere (Mantova) minacciati di licenziamento. Wella Italia, leader nella cosmetica, è infatti tra gli sponsor del Festival.

De Hadeln senza invito

“Io ricevo la posta regolarmente, ma quel cartoncino non è mai arrivato. Peccato. Sarei venuto volentieri al Lido. Io non ho nulla da nascondere, non sono scappato con l’argenteria. Gl imbarazzi, se ci sono, sono tutti degli altri”, dichiara Moritz De Hadeln ex direttore della Mostra al “Corriere della Sera”.

I precari
I cugini di “Les intermittents””, i Precog debutteranno il 4 settembre quando “San Precario emergerà dalle acque portando con sé un dvd con più di tre ore di materiali sulle lotte dei precari di tutto il mondo, sottotitolato in quattro lingue. Nei giorni successivi i Precog vorrebbero realizzare alcuni video per trasmetterli sulle tv di strada e “una serie di azioni che hanno come obiettivo creare panico attorno al tradizionale svolgimento del festival”.