Giornate del Muto: preoccupazione per i tagli

L'appello del direttore Jay Weissberg: "La cultura è parte integrante dell'economia italiana e motore per l'occupazione, invece è ancora troppo spesso relegata nella categoria dei beni non essenziali"


Mancano meno di tre mesi alla 36a edizione delle Giornate del Cinema Muto, che si svolgerà Teatro Verdi di Pordenone dal 30 settembre al 7 ottobre. Il programma si preannuncia ricchissimo per qualità e quantità: 180 titoli fra corto e lungometraggi provenienti dagli archivi di tutto il mondo e molti eventi musicali, a partire dalle serate di apertura e chiusura con i capolavori muti accompagnati dall’orchestra. Tuttavia, dopo l’assemblea riunita qualche giorno fa per l’approvazione del bilancio 2016, dal direttivo delle Giornate del Cinema Muto è emersa la profonda preoccupazione per il futuro del festival a causa del venir meno di importanti risorse economiche da parte di alcuni sponsor, pubblici e privati. In particolare la Camera di Commercio di Pordenone, ente che ha sempre contribuito in maniera determinante alla vita della manifestazione, mentre il principale sponsor privato, il Crédit Agricole – FriulAdria annuncia ulteriori drastici tagli. La chiusura dell’ente Provincia, che ha sostenuto fin dalla sua nascita il premio internazionale Jean Mitry, mette a serio rischio l’esistenza stessa di questo prestigioso riconoscimento agli studiosi e storici del cinema che hanno dedicato la loro vita alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio cinematografico muto. Tutto questo in un quadro di crisi generale che dal 2008 a oggi ha visto penalizzate le Giornate con una riduzione progressiva di contributi del 30%. La prospettiva di ulteriori tagli rischia di declassare il festival da evento leader a livello internazionale quale oggi ancora unanimemente riconosciuto. L’appello a fare quadrato intorno alle Giornate del Cinema Muto arriva dallo stesso direttore Jay Weissberg: “La cultura è parte integrante dell’economia italiana e un importante motore per l’occupazione, invece è ancora troppo spesso relegata nella categoria dei beni non essenziali. Durante il festival gli alberghi registrano il tutto esaurito, i ristoranti sono pieni e i negozi fanno buoni affari grazie al migliaio di ospiti accreditati che ogni ottobre arrivano a Pordenone da tutto il mondo, e molti di loro tornano a casa cantando le lodi della città del Friuli Venezia Giulia. Le Giornate non possono continuare a fare buon viso quando la situazione finanziaria del festival appare sempre più incerta. Non si può organizzare un evento di livello internazionale senza il sostegno finanziario di istituzioni nazionali e locali che riconoscano che la cultura non sia un passatempo per pochi ma una componente vitale dell’economia nonché un elemento costitutivo fondamentale della nostra comune umanità. L’auspicio è che enti pubblici e sponsor privati reperiscano nuove risorse per consentire alle Giornate di non ripiegare su un evento di minore impatto, con una perdita conseguente per tutto il territorio, ma anzi di sviluppare appieno le proprie potenzialità. Non ultima quella di esportare sempre di più il nome di Pordenone nel mondo. Grazie all’impegno del direttore, al termine dell’edizione 2017 è previsto un omaggio al festival con la riproposizione di alcune parti del programma alla Scandinavian House a New York”. 

05 Luglio 2017

Giornate del muto 2017

Giornate del muto 2017

Successo per le Giornate del muto. E nel 2018 Mario Bonnard

Guardano già al 2018 le Giornate del cinema muto. La 37esima edizione si svolgerà dal 6 al 13 ottobre e il direttore Jay Weissberg anticipa alcune linee del programma, che punterà ancora una volta sulla Scandinavia con la seconda parte della splendida rassegna "La sfida della Svezia". Fra i protagonisti anche Mario Bonnard, con l'ultimo restauro del suo più importante lavoro realizzato in Germania, il film di montagna Der Kampf ums Matterhorn

Giornate del muto 2017

Il principe di Lubitsch chiude le Giornate

The Student Prince in Old Heidelberg del 1927 è una celebre versione della fiaba sull'amore impossibile tra un erede al trono e una semplice locandiera. La proiezione è accompagnata dalla musica di Carl Davis eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone diretta da Mark Fitz-Gerald

Giornate del muto 2017

La musica protagonista a Pordenone

La musica dal vivo è sempre una grande protagonista alle Giornate del cinema muto. Così è stato per la proiezione di Una campagna senza precedenti di Mikhail Kaufman, documentario di propaganda accompagnato dalle sonorità inconsuete dell’Anton Baibakov Collective. Tra i gioielli del festival anche la Carmen di Ernst Lubitsch con Pola Negri nei panni della fatale gitana

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Art Spiegelman: “Trump? Nei miei fumetti sarebbe un maiale”

Il celebre disegnatore americano, premio Pulitzer per Maus, è a Pordenone insieme alla moglie Françoise Mouly, art editor del New Yorker e fondatrice della rivista satirica Resist! In questa intervista la coppia si racconta tra passione per il cinema muto e impegno contro l'attuale presidente degli Stati Uniti


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