‘Ghosted’: Chris Evans s’innamora, Ana de Armas spara

Marilyn Monroe incontra Captain America a una bancarella di piante. No, non è l’inizio di una barzelletta o di un film a luci rosse, ma quello che accade nei primissimi minuti di Ghosted – il nuovo film Apple Original disponibile dal 21 aprile su Apple TV+ – quando Sadie, interpretata dalla candidata all’Oscar per Blonde Ana de Armas, incontra Cole, ovvero l’Avenger per eccellenza Chris Evans, nel più canonico dei “cute meet” da commedia romantica. E per i primi 30 minuti, il film si muove perfettamente in quella direzione, presentando un uomo “bisognoso” d’affetto, romantico e un po’ soffocante, e una donna che farebbe di tutto per non avere legami e non dipendere da qualcuno o da qualcosa. Il match perfetto si direbbe su Tinder, che dà vita all’appuntamento perfetto. Peccato che l’incubo peggiore di Cole si manifesti immediatamente, quando la misteriosa Sadie smette di rispondere ai suoi – senz’altro invadenti – messaggi. In pratica, detta in termini tecnici, lo “ghosta”, costringendolo a un viaggio improvviso dall’altra parte del mondo, per compiere il più classico dei gesti romantici.

Dopo questa prima mezz’ora, la brillante commedia incentrata sulla tematica social del momento – che dà tra l’altro il titolo al film – prende una virata decisa: Sadie si rivela essere una spietata e implacabile agente segreto e Ghosted si trasforma in tutto e per tutto in un film action di spionaggio. Lo fa, però, senza mai dimenticarsi di essere – alla fine de conti – una commedia in cui i contadini non si sporcano di fango e le persone muoiono crivellate di colpi senza mai versare una goccia di sangue. Una fiaba romantica per tutta la famiglia, solo con un bel po’ più movimentata del consueto.

In effetti, i restanti 90 minuti del film collezionano una dietro l’altra scene d’azione con musiche pop in sottofondo, senza mai sacrificare la spettacolarità sull’altare della plausibilità, in quella che si configura più come una parodia del genere dello spy movie, che come una sua pura espressione. Una versione imbellettata di John Wick, che non si prende mai minimamente sul serio, arrivando a regalare al pubblico scene dalla pura funzionalità comica che giocano soprattutto sullo stereotipo della spia invincibile e irrazionalmente sicura di sé.

In tal senso si leggono anche i numerosi cameo di star di Hollywood – che non citeremo per evitare spoiler – che si sommano a un cast principale in cui spicca un Adrien Brody nei convincenti panni dell’antagonista di turno dal vago accento dell’est Europa. Tutto in Ghosted è bello, splendente e finto come la pianta di plastica che tutti prima o poi compriamo perché non abbiamo tempo e voglia di curarne una vera. D’altronde, come scoprono gli stessi Cole e Sadie, non sempre si può essere un cactus.