Gérard Depardieu, iniziato a Parigi il processo per violenze sessuali

"Le accuse sono false" ha dichiarato il legale dell'attore, sostenuto, fra il pubblico, da Fanny Ardant


È iniziato a Parigi il processo a Gérard Depardieu. L’attore francese è arrivato al tribunale di Parigi per la prima udienza del processo a suo carico per violenze sessuali e molestie. È stato accolto da una manifestazione di femministe che intonava slogan come “Vittime, vi crediamo; stupratori, vi vediamo” e “Ne toccate una? Reagiamo tutte”.    Depardieu – denunciato da due donne che lavoravano sul set di un film che lo vedeva protagonista, nel 2021 – è rimasto in silenzio.

Fra il pubblico, ha fatto la sua comparsa anche Fanny Ardant, venuta a sostenere Depardieu, di cui è da sempre amica. Era, fra l’altro, fra le attrici di Le volets verts, il film durante le riprese del quale le due attrici che denunciano Depardieu affermano di aver subito le molestie e le violenze dell’artista.

Jérémie Assous, il legale dell’attore, ha dichiarato: “non vuole dire la sua verità, vuole dire la verità. Un enorme numero di elementi dimostrano che le accuse sono false. Lui ha sempre contestato l’insieme delle accuse e non ha mai riconosciuto una minima aggressione. È stata riportata soltanto la versione delle accusatrici. Passeremo da un dossier schiacciante a un dossier a favore di Gérard Depardieu”. Sulle accuse di molestie e di insulti a sfondo sessuale, il legale ha ammesso che l’attore “è uno che ha un linguaggio estremamente volgare e che può pronunciare anche alcune follie”.

Il processo era stato rinviato ad ottobre per le condizioni di salute dell’imputato: Depardieu – aveva spiegato il suo avvocato – soffre di una grave forma di diabete ed era stato di recente sottoposto a un intervento per l’applicazione di quattro by-pass coronarici. Per questi motivi, le udienze – cominciate oggi – non potranno superare le 6 ore, durante le quali dovranno essere osservate pause di 15 minuti “quando Depardieu ne avrà bisogno”. Tali misure, alle quali l’attore ha ottenuto di aver diritto, potrebbero obbligare i magistrati a prolungare il processo oltre le due giornate previste. (C.DA)

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24 Marzo 2025

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