Garrone querelato per Dogman

CANNES – Si è seriamente rischiato che venisse sequestrata una delle pellicole più attese al festival, Dogman di Matteo Garrone, ispirata a uno dei casi di cronaca più eclatanti della Capitale negli Anni ‘80. A quanto riporta Il Messaggero il regista è stato, infatti, denunciato per diffamazione dalla madre di Giancarlo Ricci, il pugile dilettante seviziato e ucciso nel 1988 dal Canaro, Pietro De Negri. A dire della donna nel film, il cui trailer è stato reso pubblico nei giorni scorsi, Giancarlo Ricci sarebbe descritto come violento e criminale, nonostante fosse incensurato. La Procura acquisirà una copia del film per stabilire se, effettivamente, ci siano gli estremi per la diffamazione, ma nel frattempo ha concesso la proiezione al Festival, dove il film sarà presentato il 17 maggio. “Giancarlo non era un violento, non era uno spacciatore o un rapinatore, il racconto che fece il Canaro era pieno di bugie, il film non può descrivere mio figlio come un delinquente, perché non è giusto”, ha detto la donna in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.

Nel frattempo Garrone da parte sua fa sapere, tramite i suoi legali, che è certo che il film, opera di fantasia solo lontanamente ispirata da fatti di cronaca, non abbia offeso la reputazione di nessuno, e rimane a disposizione delle autorità per ogni collaborazione alle indagini.