“Foxfire”, piccole ribelli crescono

Dal 29 agosto in sala con Teodora il nuovo film di Laurent Cantet ispirato al romanzo di culto di Joyce Carol Oates


Sottomesse tre volte: come sottoproletarie, come adolescenti e come donne. Sono le protagoniste di Foxfire Ragazze cattive, il nuovo film di Laurent Cantet, Palma d’oro nel 2008 per La classe. E’ il suo primo film americano: tratto dal romanzo culto della scrittrice Joyce Carol Oates, una singolare gangster story su un gruppo di femministe ante-litteram. Nell’America bigotta e ipocrita degli anni ’50, in una cittadina dello Stato di New York, Legs e Maddy, amiche per la pelle, e anche qualcosa di più, coagulano attorno al loro carisma – Legs è l’ideologa e la leader, Maddy la riflessiva, alter ego della scrittrice – un agguerrito gruppo di ragazze che non sono più disposte ad accettare abusi sessuali e umiliazioni. Anche a costo di usare la violenza per vendicarsi.
Nata sui banchi di scuola, come un patto segreto, la gang diventa qualcosa di serio e altamente pericoloso, un’utopia capace di scardinare le regole e imporne di nuove, mentre i maschi derubati o picchiati, non osano neanche denunciare per non coprirsi di ridicolo. “Il mio desiderio di adattare il romanzo di Joyce Carol Oates – spiega il regista francese – nasce dalla volontà di continuare a lavorare con gli adolescenti, dopo La classe. Volevo osservare di nuovo questo momento della vita in cui tante cose si decidono senza averne piena coscienza. L’utopia delle Foxfire inizia come un’avventura ludica, all’inizio l’incapacità delle ragazze di proiettarsi nel futuro permette loro qualsiasi cosa”. Ma bene presto lasceranno la scuola e andranno via di casa, scegliendo di vivere insieme, mettendo in comune soldi e sentimenti, giurandosi fedeltà eterna, fino alla morte, pronte a bruciare come la fiammella che si sono tatuate sulla spalla. “Il loro comunismo – dice ancora Cantet, che in Verso Sud aveva esaminato il colonialismo sessuale contemporaneo – viene cercato e costruito a livello di semplice esperienza. Legs lo incarna quando dà il suo denaro al gruppo, le altre nel loro desiderio di vita comunitaria, nel bisogno di vendicarsi degli uomini che le opprimono”. Cinquantenni sposati in cerca di facili avventure extraconiugali, poco importa se con una minorenne, vecchi che cercano favori sessuali in cambio di una macchina da scrivere quasi inservibile, professori di liceo che godono a ridicolizzare l’allieva frivola, quella che preferisce il make up allo studio della matematica, industriali paternalisti che tuonano contro i sindacati e la rivendicazione del diritto al giorno di malattia pagato, ma fanno beneficenza per sistemarsi la coscienza…
E’ un’America in cui il ’68 sembra ancora un miraggio. Cantet l’ha ritratta con precisione ispirandosi a immagini documentaristiche dell’epoca come il libro fotografico di Joseph Sterling The Age of Adolescence (1959-1964) o gli scatti di Bruce Davidson sulle bande di Brooklyn. “Ho voluto ribaltare l’immaginario del sogno americano che proclama che l’avvenire è radioso e che tutto è possibile. L’America che mi interessa è invece quella descritta da Howard Zinn in Storia del popolo americano dal 1492 a oggi, l’America della lotta di classe, dei movimenti per i diritti civili, degli scioperi, del pacifismo, della disobbedienza civile”. Autore di film dal forte sapore sociale come Risorse umane e A tempo pieno, Cantet (che adesso sta lavorando al nuovo progetto Vuelta a Itaca, che girerà a Cuba) ha cercato però di evitare qualsiasi retrogusto museale. “Abbiamo scelto di attualizzare la vicenda, non nel senso di trasporla ai giorni nostri, ma affrontandola al presente, senza ricordare a ogni inquadratura che siamo negli anni ’50. Così la regia si divide tra un certo classicismo nel modo di affrontare il racconto e un approccio più diretto e sporco, con la camera a mano e le inquadrature di tipo documentaristico”. Girato in digitale, consentendo alle interpreti  non professioniste di improvvisare e non spezzare l’azione in campo e controcampo, Foxfire conta su un gruppo di interessanti giovani attrici, scelte attraverso un lungo casting a Toronto. La produzione ha passato al setaccio scuole, spazi sociali e centri d’accoglienza, lanciando anche un appello su internet in modo da avere volti nuovi e poco omologati. Quindi le protagoniste, tra cui spicca la Legs di Raven Adamson, hanno trascorso insieme una dozzina di giorni per fare gruppo e integrare la sceneggiatura arricchendo i vari personaggi con tratti del proprio carattere. Foxfire arriva in sala con Teodora dal 29 agosto.  

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01 Agosto 2013

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