La giuria guidata da Lele Marchitelli ha scelto la colonna sonora del film di Inarritu, affidata a un unico strumento, la batteria di Antonio Sanchez
Al film di Vuk Ršumović il Premio del Pubblico RaroVideo, 5mila euro, della Settimana Internazionale della Critica
Teatro e politica, da sempre legati: questo indissolubile legame è tema portante del film Maschere Crude di Flavio de Bernardinis, uno dei tanti “punti luce” accesi in tutta Italia per celebrare i 90 anni di gruppo pubblico. Il regista , usando materiali dell’immenso archivio storico Luce, trasporta in epoca moderna questa funzionalità teatrale, tendendo un parallelo tra la grande storia del teatro italiano del ‘900 e le “maschere” del coevo potere politico, mostrando come il palco sia stato (e sia) anche il laboratorio dei modi e delle comunicazioni del Palazzo
Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana si intitola il documentario di Vanni Gandolfo, da un’idea della linguista Valeria Della Valle, che Luce Cinecittà ha portato al Lido in un trittico di Punti Luce per i novant’anni dell’Istituto. Un viaggio nell'autarchia linguistica voluta da Mussolini con effetti a volte tragici a volte grotteschi
“Per i personaggi dell’operaio di destra e di quello sindacalista di sinistra, ho lavorato per archetipi, su una coppia antitetica, perché volevo fare un film popolare e così rispondo in anticipo ai critici raffinati che scriveranno che i due protagonisti sono troppo semplici. Sono partito da una coppia della commedia italiana: Don Camillo e Peppone”. Felice Farina parla così del suo Patria (Venice Days), distribuito da Luce Cinecittà in autunno e ispirato all’omonimo libro di Enrico Deaglio
A ventiquattr’ore dalla premiazione il regista russo riapre i giochi con The Postman's White Nights. Girato nel Nord della Russia, sulle sponde del Lago Kenozero, il film racconta la vita di una piccola comunità isolata dal mondo ed è interpretato dagli abitanti del villaggio e in particolare dal postino. Ma Konchalovsky si lascia anche andare a dichiarazioni politiche: "L'Ucraina è un pericolo per la Russia, ma l'eurocentrismo impedisce di vederlo come tale. L'illusione nella mente degli europei è che la democrazia sia qualcosa di positivo comunque. Non vedono i suoi effetti nei paesi poveri, in Sud Africa, Iraq, Libia, Egitto, Tunisia, dove le elezioni hanno portato al potere dei dittatori. Vengo considerato un reazionario ma la cosa non mi sconvolge"
Diego ‘Zoro’ Bianchi, noto personaggio della rete e della tv, approda in sala da oggi (con Fandango, in 50 copie) e al Lido, dove il suo Arance e martello è evento speciale della Settimana della Critica. Un tranquillo e ordinario mercato rionale – nel quartiere di San Giovanni a Roma – viene stravolto dalla notizia della sua chiusura da parte del Comune. I commercianti, al di là delle loro idee, possono chiedere aiuto solo a una piccola sezione del PD dall’altra parte della strada. Tutto diventa metafora della storia recente del nostro paese, ma essendo il 2011, per Renzi è ancora presto. “C’è però la voglia di nuovo – dice l’autore – infatti alla fine si inizia a considerare alla stregua di un leader Francesco Totti”
VENEZIA. Il mensile 'Marie Claire' ha assegnato il Premio Future Visioni a cinque giovanissime attrici italiane che si sono distinte per talento, carattere e determinazione. La cinquina vincente è composta da: Gloria Ghergo (Il giovane favoloso), Maria Roveran (Piccola patria), Valentina Corti (Un medico in famiglia), Miriam Karlkvist (Il sud è niente) e Nina Torresi (La bellezza del somaro, I Cesaroni).
Lo Spazio Luce Cinecittà ospita oggi venerdì 5 settembre, alle ore 16.00 un nuovo appuntamento con il CineCocktail@Venezia71 realizzato in collaborazione con Diva Universal
Dopo circa tre anni di conflitti e tensioni sulle sorti degli Studios di via Tuscolana, il DG Cinema del MiBACT Nicola Borrelli (e non solo lui) invoca l'intervento potenzialmente risolutore della tv di Stato, convitato di pietra all'incontro "Cinecittà Mon Amour – Gli autori per un bene pubblico europeo", organizzato oggi al Venice Film Market da Anac e Giornate degli Autori. Tra i relatori Roberto Cicutto (Ad Istituto Luce Cinecittà), Luigi Abete (azionista Cinecittà Studios), Massimo Corridori (Rsu Cinecittà Studios) ed Enzo De Camillis (scenografo)
Il ritrovamento di una borsa sospetta in Sala Grande ha fatto ritardare le proiezioni del pomeriggio e della sera, tra cui Pasolini
Liberarsi di una ex fidanzata invadente e gelosa a volte è difficile, specie se è uno zombie tornato dall’aldilà. Lo sa bene il regista di culto Joe Dante (L’ululato, Gremlins, Piranha, Salto nel buio, Small Soldiers) che oggi al Lido presenta Fuori Concorso la divertente dark comedy Burying the ex
Abel Ferrara è in concorso a Venezia con il suo racconto delle ultime 24 ore del poeta di Casarsa interpretato dal grande attore americano. Nel film nessuna ipotesi sull'omicidio, ma una meditazione sul lavoro e la vita dell'artista. Come spiega Dafoe. Mentre il regista taglia corto: “Non ho mai detto di sapere cosa c'è dietro l'omicidio di Pier Paolo Pasolini, sono stato frainteso dai giornalisti. Lo scopo del film non è parlare di questo, ma del suo lavoro, della sua poesia, della sua passione e della sua compassione. Nella sua morte si riflette la sua vita". In sala dal 25 settembre con Europictures e Akai
“Nel realizzare questa ballata visiva ho raccolto tutto quel materiale dell'Archivio Luce che sa di cinema in senso compositivo, scenico e tecnico, ed è stata una scelta lunga e laboriosa perché ho scoperto che anche l’operatore e il regista meno conosciuti possedevano una grande capacità ed esperienza cinematografica”. Così il regista Carlo Di Carlo parla del suo documentario Lo sguardo del Luce uno dei tre ‘punti Luce’, per celebrare i 90 anni, accesi alla Mostra
Giovanna Taviani, direttrice del SalinaDocFest dal 2007, bloccata a Salina ha mandato al Lido un messaggio allarmante: “Nel 2014 il festival è stato escluso da qualsiasi forma di finanziamento regionale. A questo punto sono costretta a dimettermi e a chiudere l’esperienza per emigrare altrove”. A sostegno del festival intervengono Roberto Saviano (con un messaggio dagli USA) e Beppe Fiorello, che dichiara: “la difficoltà di approdare all’isola rende il festival amabile”. “Sarebbe una bella provocazione – dice invece Saviano – se il nome restasse lo stesso, come a dire ‘guardate cosa avete perso’”
Esasperazione del narcisismo nell'epoca dei social media o una nuova forma di socialità costruita sull'autorappresentazione? Comunque lo si consideri, il selfie è il fenomeno dell'anno: coinvolge tutti, è entrato di diritto nell'Oxford Dictionary e ha cambiato perfino il rapporto fra il divo e il suo fan (che non chiede più l'autografo, ma il selfie). Per discutere del fenomeno le redazioni di 8½ e di CinecittàNews hanno organizzato un incontro presso lo spazio Luce Cinecittà a Venezia, con la partecipazione di Stefano Bonaga, Gianni Canova, Laura Delli Colli, Piera Detassis, Ottavia Piccolo. La prima riflessione è di Canova: “Ho visto persone di una certa età chiedere l’autografo a Ninetto Davoli qui al Lido, ma i giovani ormai chiedono di scattarsi la foto coi divi. La testimonianza di un incontro ormai passa per l’immagine. Per il filosofo Bonaga si tratta comunque di una richiesta d’attenzione, “un appello all’altro, per quanto grottesco, la cui risposta spetta alla politica”
Il riconoscimento per il miglior film su tematiche omosessuali è stato attribuito dalla giuria presieduta da Alessandro Zan all'opera prima di Mario Fanfani passata ai Venice Days
Nelle sale del circuito 28 film di esordienti hanno incassato in un anno 6,8 milioni, pari al 48% del loro box office complessivo
L'opera prima del regista olandese Peter Hoogendoorn passata alle Giornate degli Autori è un film drammatico e rigoroso, in cui il cineasta mette in scena il pellegrinaggio di due poliziotti nelle case, o nel luogo di lavoro, dei componenti di una famiglia a cui devono comunicare la tragica notizia.
"Tutto è nato da un paesaggio sonoro. Il giorno in cui mia sorella è morta in un incidente stradale ero molto sensibile a ogni minimo suono"
Il film di Felice Farina ispirato all’omonimo libro di Enrico Deaglio, sarà portato nelle sale questo autunno da Istituto Luce Cinecittà
L’Istituto Internazionale per il Cinema e l’Audiovisivo dei Paesi Latini, in accordo con l’Associazione Gillo Pontecorvo, ha premiato The show MAS go on
Il regista francese Palma d'Oro è alle Giornate degli Autori con Ritorno a L'Avana, un film ambientato tutto in una notte su una terrazza della capitale cubana, dove si riuniscono 5 vecchi amici in occasione del ritorno di uno di loro da un esilio durato 16 anni. "I miei protagonisti rappresentano quella che Padura chiama la 'generazione perduta, che è nata con la Rivoluzione, ne è stata formata, ci ha creduto intensamente, ma poi quando stava per impegnarsi nella vita pubblica è caduto il muro di Berlino e il Paese è sprofondato in rovina. Sono persone che sentono di aver tradito i loro ideali, oppure di essere stati traditi". Ma il film, che uscirà con Lucky Red, racconta anche qualcosa della Francia: "Parla anche di noi europei. Io ad esempio sono in una fase in cui sento di avere più nostalgia degli ideali, che ideali"
Presentato alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, in uscita il 9 ottobre, il documentario Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry è un on the road da Lampedusa alla Svezia realizzato con il crowdfunding e girato clandestinamente. "Se ci avessero fermato durante il viaggio, in flagranza di reato, noi avremmo rischiato due anni e mezzo di prigione come trafficanti - spiega Augugliaro - mentre i cinque profughi sarebbero stati rispediti in Italia. Adesso, con l'uscita del film, resta la possibilità di una denuncia"
La Cina è vicina di Marco Bellocchio, che incantò la Mostra nel 1967, torna a Venezia in una nuova versione restaurata da Sony Pictures Entertainment e Cineteca di Bologna. Il regista accompagna al Lido questa nuova versione, e lo fa anche in veste di presidente della Cineteca, di cui riveste la carica dallo scorso marzo. "Ora la Cina è davvero vicina – dice - era uno slogan scritto in quegli anni in opuscoli maoisti, uno slogan che mi aveva riferito mio fratello. Lo usai in maniera ironica”. Per la nuova carica invece, dice: “Vorrei cercare di scoprire e potenziare nuovi centri di formazione cinematografica, e magari cominciare un’attività di produzione, naturalmente su progetti che lo consentano, sperimentali e originali”