L’evento genera sul territorio un impatto pari a oltre 2,1 milioni di euro, grazie ai consumi del pubblico, particolarmente appassionato e fidelizzato, e alle spese di organizzazione del festival
I dati della 36a edizione: 62.500 presenze, 2.161 accreditati (stampa e professionali/industry), 26.641 biglietti singoli e un maggior numero di proiezioni gratuite e di ingressi omaggio, rispetto all'edizione 2017
Dove bisogna stare, documentario sull’accoglienza ai migranti, ritrae quattro donne di età ed estrazione sociale diverse, impegnate quotidianamente nella solidarietà ai migranti. All'origine un’idea nata insieme con Medici Senza Frontiere, in collaborazione con Rai3-Doc3. Il film dal 15 gennaio arriverà nelle sale ed è prevista una versione tv
Arriva in Italia, dal 4 gennaio su Sky Atlantic, la serie tedesca Das Boot, ambientata in un sottomarino tedesco, il famoso U-612, durante l'occupazione nazista in Francia, sullo sfondo della Resistenza francese. A presentarla, al Tff, il regista austriaco Andreas Prochaska
Presidente della giuria del 36° Tff, Jia Zhang-ke ha portato al festival anche il suo nuovo film, I figli del Fiume Giallo che uscirà in Italia a inizio 2019 con Cinema. Storia di una coppia che si perde, si ritrova e si perde di nuovo e che diventa metafora dei cambiamenti di un'intera società
Conferenza stampa di chiusura rapida nel corso della quale il presidente del Museo nazionale del cinema Sergio Toffetti comunica che c'è stato un risparmio del 2% sul budget di quest’anno: "Con questi soldi parteciperemo all’asta per l’acquisto del vestito che Sophia Loren indossa nel film Una giornata particolare”
Il documentario Sembravano applausi di Maria Tilli è dedicato all’attore di Dogman che nel frattempo esordisce nella scrittura con il romanzo autobiografico "Notti stellate" appena uscito nelle librerie. Presto lo vedremo impiegato nei film Vivere di Francesca Archibugi e poeta in Via dall’Aspromonte di Mimmo Calopresti
Il Torino Film Festival si unisce alla Mostra di Venezia e alla Festa del Cinema di Roma e firma la Carta 5050x2020 per la parità e l’inclusione nei festival di cinema e animazione. L'iniziativa è stata promossa dall’associazione Women in Film, Television & Media Italia e dal movimento Dissenso Comune
Il regista e direttore artistico del progetto Daniele Gaglianone ha scelto gli 8 giovani talenti del videomaking che hanno lavorato con dei tutor nelle otto circoscrizioni della città. Già aperto il bando per la seconda edizione
Novecento, Il conformista e Io ballo da sola sono i tre film che saranno proiettati domenica 2 dicembre al TFF al Cinema Massimo per ricordare il maestro da poco scomparso
E' il film di chiusura di Torino FF, Santiago, Italia: che riporta Nanni Moretti al cinema a tre anni da Mia madre. Un documentario sul golpe cileno del 1973 e su un'Italia pronta ad accogliere i rifugiati che oggi non esiste più. Niente interviste con i giornalisti per il regista romano, che incontrerà il pubblico torinese domani sera prima della proiezione ufficiale
Presentato al TFF in Festa mobile il biopic della celebre scrittrice francese, che arriverà nelle sale italiane dal 6 dicembre, distribuito da Vision. Protagonisti Keira Knightley e Dominic West, in una storia di proprietà intellettuale violata dal sapore femminista
Sex Story, il documentario di Cristina Comencini e Roberto Moroni presentato al TFF, è una carrellata nella percezione del corpo femminile dentro la nostra società attraverso una Rai, quella degli anni '60 e '70 molto più ironica e avanzata nel dialogare con tutti gli strati sociali. Dalla pruderie delle origini all'esplosione del nudo negli anni '80 e '90
Bene, pronto a cogliere in Italia e in Francia quel che accadeva nelle università e nelle strade come racconta il documentario Il gusto della libertà con interviste di oggi, materiali di repertorio delle Teche Rai e spezzoni di film dell’epoca. Lo firma Giovanna Ventura per Rai Movie che lo manda in onda in contemporanea con il passaggio al TFF.
Al TFF giornata dedicata al grande regista con la partecipazione di amici e collaboratori tra i quali Zaccaro che ricorda il sodalizio: "Sulle orme di Rossellini nei suoi film recitano spesso attori non professionisti, anche se per Camminacammina tentò di avere Vittorio Gassman e per La leggenda del santo bevitore Robert De Niro, ma a Parigi il loro incontro artistico sfumò"
Nell'opera prima Drive me Home di Simone Catania, in sala dal 26 settembre con Indyca - Europictures dopo la presentazione al TFF, i due attori sono amici d'infanzia, emigrati dalla Sicilia, che si rivedono dopo anni. "Sia io che Vittorio, due sradicati, siamo partiti dal sentimento della solitudine che governa il film e da cui si riaccende l’amicizia di un tempo", dice Marco D'Amore. L'uscita In sala è prevista ad aprile 2019
Daniele Segre prosegue la sua ricerca sulla tifoserie della Juve con Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo proposto al 36° Torino Film Festival, nella sezione Festa Mobile. Un film che ripercorre la storia del tifo e di un pezzo di società italiana tra esclusione e fede calcistica. "In passato entrammo con la cinepresa allo stadio, oggi non ci è stato permesso"
All’incontro “50 anni dopo. Che tracce ha lasciato il ’68 sul cinema italiano?”, promosso dalla rivista 8½ nel corso del TFF, la regista Wilma Labate ricorda la sua passione per i film dei cineclub romani. Nel frattempo l’attrice Barbara Bouchet era l’icona sexy dell’immaginario maschile italiano, interpretando pellicole che se non ci fosse stato il ’68 non sarebbero state possibili
Lo sceneggiatore torinese ha ricevuto il prestigioso Premio Maria Adriana Prolo, insieme al filmaker operaio Pietro Perotti. E un libro di Caterina Taricano - Viaggi non organizzati La vita e il cinema di Giorgio Arlorio - ne ricostruisce l'avventurosa esistenza tra cinema, tv e impegno politico
L'attore esordisce nella regia con Ride, in sala dal 29 novembre dopo l'anteprima, in concorso, al Torino Film Festival. Storia della giovane vedova di un operaio morto sul lavoro. "Le emozioni sono l'ultima cosa che ci è rimasta, ma la società finisce per condizionarle". Nel cast Chiara Martegiani, Renato Carpentieri e Stefano Dionisi
L’icona del punk rock è la voce narrante del documentario L’uomo che rubò Banksy di Marco Proserpio presentato nella sezione Festa mobile e presto in sala solo l’11 e 12 dicembre. Il film racconta la vendita di un murale di Banksy, rimosso da una casa palestinese, e s'interroga sul diritto d’autore, sulla nascita di un mercato parallelo e illegale di opere di Street Art prelevate dalla strada senza il consenso degli artisti
L’aumento di biglietti singoli conferma una tendenza avviata già negli anni scorsi, essendo passata l’emissione a 16.174 contro i 15.459 della scorsa edizione. Una leggera flessione si è registrata negli abbonamenti: 603 in questa edizione, contro 667 del 2017