Bilancio positivo per la 38ma edizione delle Giornate del Cinema muto, ora in trasferta con alcuni film della selezione in Francia e Stati Uniti. La prossima edizione si svolgerà dal 3 al 10 ottobre 2020
Nell'ambito delle Giornate del Cinema Muto viene assegnato a personalità e istituzioni che si sono distinte nell’opera di recupero e valorizzazione del patrimonio cinematografico muto il Premio internazionale Jean Mitry, che va quest'anno a due studiosi americani
Secondo evento con musica dal vivo alla 38a edizione delle Giornate del Cinema Muto il capolavoro sovietico Oblomok imperii accompagnato dalla partitura originale di Vladimir Deshevov eseguita dall’Orchestra San Marco di Pordenone diretta da Günter Buchwald
Alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone il film cinese Fen Dou (La lotta) del regista Dongshan Shi, considerato per decenni perduto, e Duck Soup che precede il debutto ufficiale di Laurel e Hardy come coppia cinematografica
La 38a edizione delle Giornate del Cinema Muto riscopre le doti di attrice di Mistinguett, per lungo tempo tra le protagoniste della vita notturna di Parigi, la vedette assoluta del music-hall già dalla fine dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Professionista energica e ambiziosa, che affermava con fierezza la sua indipendenza
È The Kid (1921) di Charlie Chaplin, uno dei film più amati di tutti i tempi, l’evento inaugurale, sabato 5 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone (ore 20.30), della 38° edizione delle Giornate del cinema muto (5-12 ottobre)
Omaggio ai 120 anni dalla nascita del re del brivido con la proiezione di The Lodger (1927) in chiusura del Festival di Pordenone. Film ispirato da uno spettacolo teatrale, a sua volta tratto da un romanzo di Marie Belloc Lowndes e dalla vicenda di Jack lo squartatore
Per la 38esima edizione delle Giornate del cinema muto, che si svolgerà dal 5 al 12 ottobre, come sempre al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, il direttore Jay Weissberg gioca l’asso proponendo in apertura uno dei film più amati di sempre, The Kid di Charles Chaplin, accompagnato dalla musica composta dallo stesso Chaplin per la riedizione del 1971, restaurata e arrangiata dal maestro Timothy Brock