Il collettivo Flatform sarà presente ancora una volta al festival internazionale del cinema di Rotterdam con il suo ultimo progetto Trento Symphonia, realizzato con il sostegno della Trentino Film Commission. Il cortometraggio parteciperà insieme ad altri 23 film al concorso per l’assegnazione del Tiger Award nella prestigiosa sezione Spectrum Shorts del festival. La cerimonia di premiazione si terrà il 26 gennaio al LantarenVenster di Rotterdam. Un’orchestra, un coro e un folto gruppo di ragazzi con la funzione di “leggii viventi” vengono ripresi mentre suonano l’ottava Sinfonia di Gustav Mahler in un paesaggio di montagna all’inizio del tramonto. Man mano che l’esecuzione musicale procede, i musicisti, guidati dai corrispondenti “leggii viventi”, iniziano a muoversi secondo una precisa coreografia. In determinati momenti dell’esecuzione e dei movimenti nello spazio, gruppi eterogenei di musicisti, coristi e leggii viventi scompaiono all’improvviso e, con loro, i suoni che essi producono. Lentamente, ma inesorabilmente, la musica diventa un oggetto sonoro colto nel momento della sua erosione, cui corrisponde la lenta dissoluzione della visione del paesaggio, per via del procedere dell’oscurità. Alla fine, la musica come oggetto sonoro e il paesaggio come oggetto visivo, si trasformano in qualcosa di identico ma, al tempo stesso, completamente modificato rispetto alla configurazione di partenza. In questo modo, in Trento Symphonia il paesaggio diventa un momento di connessione tra contemplazione, corrispondenza e immaginazione.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis