Alla settima regia insieme e alla vigilia dei 25 anni di carriera, Ficarra & Picone ripartono dall’anno zero, quello della nascita di Gesù. Proprio così: il nuovo film del duo siciliano, dal 12 dicembre nelle sale con Medusa, è anche il loro primo film natalizio, appunto Il primo Natale. I due attori e registi sono un sacerdote pignolo che vuole creare il presepe vivente perfetto (Valentino Picone) e un ladro di arte sacra ateo e disincantato (Salvo Ficarra) che si incontrano a causa di un prezioso bambinello del Cinquecento rubato in sacrestia e finiscono nella Palestina dei tempi del censimento, quando Gesù sta per nascere e Maria e Giuseppe vagano per il deserto. “Una storia che avevamo in testa da molto tempo – dice Valentino – con gli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini volevamo raccontare il Natale per quello che è, ovvero il compleanno di Gesù. Però devo ammettere che nella capanna con il bambino appena nato mi sono emozionato”. Interviene Salvo: “L’appuntamento con il pubblico a Natale è importante, noi siamo appassionati a questo tipo di film, li abbiamo visti un po’ tutti e proprio per questo volevamo fare una cosa originale”.
Racconta Guaglianone, già autore del precedente film del duo di conduttori di Striscia la notizia, ovvero L’ora legale, “siamo partiti da un’immagine, Ficarra & Picone nel presepe, poi abbiamo aggiunto altri temi, valori cristiani ma condivisibili anche dai non credenti. L’immigrazione, di cui parliamo senza mai nominarla. Ormai come sceneggiatori loro sono diventati più bravi di me”. A proposito di migranti, i due si inalberano un po’ alla domanda, inevitabile, su questi temi. “Quello che avevamo da dire lo diciamo nel film, in generale ci piace che lo spettatore possa avere un argomento di conversazione quando esce dal cinema, come anche nei nostri film precedenti”. Del resto il loro impegno civile è ben noto. Per Picone: “Viviamo in una società che dimentica gli ultimi, i senzatetto, i profughi, ma non è questo il tema del film, il tema è noi due che salviamo Gesù e non voglio spostare il discorso sull’immigrazione né tanto meno rivelare la trama”. E intanto l’arcivescovo di Palermo ha visto il film in una proiezione privata.
Per il coproduttore (con Attilio De Razza) Giampaolo Letta: “Il primo Natale è decisamente un film comico, ma c’è anche tanto dentro, sia per chi è religioso sia per chi è laico”. Un film con un grande sforzo produttivo, molti effetti speciali targati Stargate , riprese in Marocco, cast tecnico importante (fotografia di Daniele Ciprì, musiche di Carlo Crivelli, scene di Francesco Frigeri, costumi di Cristina Francioni) e un’uscita in 600 copie che potranno aumentare. Come affrontano la sfida al botteghino? “Il 25 e il 26 – scherza Salvo – vado a vede il mio film, se Pinocchio vuole venire con me, è il benvenuto, basta che si metta di lato per non coprire lo schermo con il naso”.
I viaggi nel tempo sono un classico per i comici: “Villaggio, Totò, Boldi e De Sica, Benigni e Troisi con Non ci resta che piangere. Ci piaceva far rivivere pellicole antiche, tra queste anche i sandaloni. Dietro ogni inquadratura c’era qualcosa di divertente”, spiega Picone. E non manca una battuta su “Roma ladrona” pronunciata in mezzo ai ribelli zeloti contro la dominazione romana.
Nel cast anche Roberta Mattei, Giacomo Mattia, la piccola Giovanna Marchetti, e soprattutto uno sfizioso Massimo Popolizio nel ruolo di Erode. “Un sovrano con l’aria da pazzo, un cattivo a cui dà fastidio che gli altri muoiano anche se è lui che li ha condannati a morte”, dicono i due.
Infine una notazione sui David di Donatello che ai tempi de L’ora legale avevano criticato contribuendo alla riforma del sistema di votazione. “Abbiamo posto l’accento su un premio che aveva regole superate dai tempi. Il problema è stato condiviso da tantissime persone e ora sono state introdotte categorie nuove e anche il modo di votare è cambiato. Non ci sarà mai un sistema perfetto, ma stavolta parteciperemo anche noi”.
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