Torna a Roma il Film Festival Turco giunto quest’anno alla quinta edizione. Dal 16 al 19 aprile al cinema Barberini si alza il sipario sull’attualità della Turchia attraverso i film e gli autori che più la rappresentano. Presidente onorario della rassegna è il regista Ferzan Ozpetek, che presenterà la kermesse che comprende quest’anno 12 film tra lunghi e cortometraggi che fotografano lo stato dell’offerta cinematografica del Paese attraversando i vari generi con autori giovani o già affermati per prodotti popolari o più ricercati. A tale proposito vale ricordare Perché non riesco a diventare Tarkovski? (storia tragicomica di un aspirante regista) e Prossimamente di Cem Yilmaz, regista e attore legato artisticamente a Ozpetek. L’inaugurazione sarà con Se mi dimentico sussurra di Cagan Irmak, la storia di Hatice, una volta grande star della musica pop, che torna, afflitta dall’Alzheimer, nella casa d’origine a ritrovare la sorella maggiore Hatife che invece nutre ancora risentimento per i loro anni giovanili. Il premio alla carriera andrà a Humeyra Akbay, affermata compositrice e cantautrice di brani entrati nelle top parade degli anni ’70, diventata poi una tra le più importanti attrici in patria. La rassegna è organizzata da SRP Istanbul con il patrocinio del ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis