Festival di Bari, il più atteso è Nanni. Ma c’è anche Fritz Lang

Tra gli eventi più attesi del Bif&st la lezione di cinema di Moretti. In programma la retrospettiva di Lang, il tributo a Francesco Rosi, la tavola rotonda su Cinema & Fiction: convergenze parallele?


L’evento più atteso è la lezione di cinema di Nanni Moretti, il 28 marzo, proprio in chiusura della sesta edizione del Bif&st, il Bari International Film Festival (21-28 marzo). Già tutto esaurito per la chiacchierata che seguirà alla proiezione di Caro diario, mentre la Fipresci consegnerà a Nanni il Fipresci 90 in occasione del 90° anniversario dell’associazione internazionale dei critici. E l’autore romano sarà festeggiato anche con il Fellini Platinum Award che gli sarà consegnato durante la serata finale da Ettore Scola.

Sono tanti, su oltre 300, gli appuntamenti imperdibili della manifestazione diretta da Felice Laudadio. Per Maurizio Sciarra, nuovo presidente di Apulia Film Commission, che si considera uno dei motori del festival, il Bif&st “è una realtà importante, fonte economica e di coesione sociale sul territorio, come dimostrano le 70mila presenze dello scorso anno e la crescita registrata dalle sale del capoluogo pugliese con un +300% di spettatori”.
Tra l’altro questa sarà l’ultima edizione per Nichi Vendola, governatore uscente della Regione, che ha fortemente creduto in questa iniziativa, come testimonia la sua presenza, insieme a quella dell’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli, in conferenza stampa. Sarà quindi l’edizione del passaggio del testimone, ma chiunque venga dopo, dicono i due politici, dovrà tenerne conto.

Felice Laudadio, nel presentare il programma, parte dalle retrospettive. In particolare quella dedicata a Fritz Lang, realizzata in collaborazione con il Goethe Institut di Roma, con la Cineteca Nazionale e con la Murnau Stiftung che ha messo a disposizione copie rarissime dei film del maestro viennese, considerato da Godard “il simbolo stesso del cinema”. Poi c’è l’indispensabile tributo a Francesco Rosi, scomparso a gennaio di quest’anno. “Un grande amico del presidente del Festival Ettore Scola oltre che un grande regista – dice Laudadio – dimenticato dagli Oscar e che da noi sarà celebrato con i suoi film e con un ciclo di incontri”. Per Scola, definire il cinema di Rosi impegnato è riduttivo. “Tutto il cinema è un impegno per chi lo fa e per chi lo guarda, uno strumento di evoluzione della società. L’Italia è il paese dell’oblio, dei segreti che restano tali anche a distanza di 50 anni e il cinema ha il compito di raccontare il paese e dare maggiore capacità di discernimento alle persone. Questo lui l’ha fatto sempre”.

Il regista di Una giornata particolare, che sarà anche protagonista di una lezione di cinema, fa un mea culpa. Riconosce che è stato un errore tremendo aver considerato la tv ancella del cinema. “Noi registi della mia generazione abbiamo sbagliato a mantenere un’aristocratica distanza dalla televisione. Così non abbiamo contribuito al linguaggio televisivo e non abbiamo arricchito il pubblico”. Ma al Bif&st ci sarà l’occasione per rimediare con la tavola rotonda su “Cinema & Fiction: convergenze parallele?” che si terrà il 27 e 28 marzo, a cura di Fabiano Fabiani, presidente dei produttori televisivi di Apt, e di Marco Spagnoli, vicedirettore del festival.
Tra gli interventi quello di Gianni Canova, che sul numero 19 di – ora sugli scaffali e in versione App – dedica uno speciale proprio ai rapporti tra cinema e nuova fiction.

Della forte presenza di Istituto Luce Cinecittà, con sei film e otto pillole dall’Archivio, abbiamo parlato a parte. C’è da dire che tutto il cinema italiano trova a Bari grande attenzione. Con i 12 lungometraggi in concorso (li giudicherà una giuria di critici del Sncci guidata da Franco Montini), tra questi anche Patria di Felice Farina.
Con un secondo concorso riservato alle opere prime e seconde, che saranno valutate dalla giuria degli spettatori guidati da Jean Gili (qui troviamo tra i 12 concorrenti Vergine giurata di Laura Bispuri e Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso). Con i documentari fuori concorso, scelti da Maurizio Di Rienzo: tra questi Qualcosa di noi di Wilma Labate, Sul vulcano di Gianfranco Pannone e Triangle di Costanza Quatriglio.

Particolarmente interessanti e avvincenti quest’anno sono le anteprime internazionali al Teatro Petruzzelli: Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo e Ho ucciso Napoleone di Giorgia Farina sono i due titoli italiani, ma spiccano L’ultimo lupo di Jean Jacques Annaud e The Gunman con Sean Penn e Jasmine Trinca in versione action.
Mentre nel Panorama internazionale troviamo, tra gli altri, Road 47 di Vicente Ferraz con Sergio Rubini e il documentario Magicarena di Andrea Prandstaller e Niccolò Bruna, backstage della messinscena dell’Aida allestita dalla Fura dels Baus all’Arena di Verona.
Tornando alle lezioni di cinema, oltre ai citati Moretti e Scola, saliranno in cattedra Alan Parker, Costa Gavras, Andrzej Wajda, Edgar Reitz, Margarethe Von Trotta. Per Felice Laudadio “questo è un grande festival, che costa pochissimo”.

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11 Marzo 2015

Bari 2015

Bari 2015

Cinema & Fiction, tv italiana in cerca di innovazione

Al Bif&st il convegno "Cinema & Fiction: convergenze parallele?", un momento di confronto tra protagonisti del settore per capire quale possa e debba essere il ruolo della fiction in Italia, mentre dagli Stati Uniti arrivano i successi di serie tv che vantano attori da Oscar e ascolti strabilianti.
"Il problema dell'Italia è che non ha un'industria culturale degna", dice il direttore di 8 e 1/2 Gianni Canova, mentre Maurizio Sciarra si rivolge alla committenza e dice "La tv è ferma a 20 anni fa, non innova da decenni", mentre sta per arrivare in Italia il ciclone Netflix. Tra gli altri relatori Silvia Napolitano, Matilde Bernabei, Daniele Cesarano, Veridiana Bixio e Luca Milano per Rai Fiction

Bari 2015

Alba Rohrwacher due volte miglior attrice al Bif&st

Il messaggio dell'attrice: "Ringrazio il bellissimo Festival di Bari per questi riconoscimenti che arrivano a due film molto importanti per me, Hungry Hearts e Vergine giurata. Ringrazio il pubblico numerosissimo del festival. Purtroppo non posso essere con voi perché sono a Lisbona al Festival di Cinema Italiano. Ma sono davvero felice. E voglio ringraziare la Giuria dei Critici del Concorso Ufficiale e la Giuria Popolare delle Opere Prime"

Bari 2015

Bif&st: 2016 con Mastroianni e gli attori

73mila spettatori. Ovvero 2.500 in più rispetto allo scorso anno. La conferenza stampa di bilancio del Bif&st numero 6, guidato come sempre da Felice Laudadio, è la cronaca di un trionfo, ma anche un molto simbolico "passaggio di consegne" all'amministrazione locale futura, a cui il direttore e il presidente Ettore Scola chiedono in coro di confermare la fiducia in un progetto culturale che richiama un pubblico numerosissimo e giovane. Con il governatore Nichi Vendola in scadenza di mandato, resta un margine di incertezza per il futuro, che Laudadio cerca di scongiurare annunciando già non solo le date - dal 2 al 9 aprile 2016 - ma persino il programma del settimo Bif&st, che sarà dedicato a Marcello Mastroianni nel 20° anniversario della sua scomparsa, con una retrospettiva in 50 titoli. Al Teatro Petruzzelli la cerimonia di premiazione presentata da Stefania Rocca. Miglior regista Francesco Munzi, migliori attori Elio Germano, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso

Bari 2015

Nanni Moretti, superstar a Bari, legge il “Caro Diario”

"Manteniamo il mistero". Basterebbe l'ultima battuta della masterclass (riferita alla genesi di Habemus Papam), per riassumere l'incontro di Nanni Moretti con il pubblico del Bif&st, di cui è stato l'ultimo, attesissimo ospite. Dopo la proiezione di Caro diario, il regista ha letto il diario di lavorazione che scrisse per quel film del 1993: in un Teatro Petruzzelli affollatissimo, il regista ha rievocato quei giorni, per poi rispondere alle domande (o piuttosto ai timidi input) del moderatore Jean Gili. Come prevedibile, neanche una parola è stata dedicata a Mia madre, il nuovo film del regista che sarà in sala dal 16 aprile (e poi probabilmente a Cannes) in cui recita accanto a Margherita Buy e John Turturro. Ripercorrendo la sua carriera, ha detto: "Con gli anni sono diventato più esigente, ora il momento della scrittura è quello più difficile, mentre quello più faticoso e angosciante resta quello delle riprese"


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