Sono 10 i titoli Luce Cinecittà presenti alla 19ma Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 al 27 ottobre. La manifestazione si aprirà con un evento speciale presso gli iconici Studi di via Tuscolana, dove grazie al Ministero della Cultura sarà proiettata l’anteprima italiana di Megalopolis alla presenza del regista Francis Ford Coppola.
Il red carpet della Festa del Cinema sarà poi occasione unica per celebrare alcuni importanti compleanni, tra cui i 100 anni dell’Istituto Luce, una delle più antiche e importanti istituzioni cinematografiche pubbliche del mondo. Con 100 di questi anni, special screenings alla Festa, alcuni protagonisti del panorama cinematografico italiano firmano un film a episodi ripercorrendo i classici filoni della commedia all’italiana con l’ausilio di iconiche immagini di repertorio. A firmare i cortometraggi che compongono quest’opera inedita troviamo Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo, Sydney Sibilia.
Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo di Fabrizio Corallo, scritto con Silvia Scola e prodotto da Surf Film, Dean Film, Luce Cinecittà con la partecipazione di Rai Documentari, porta nella sezione Storia del Cinema della Festa il ricordo del grande attore, di cui ricorre il centenario della nascita. Mastroianni viene quindi celebrato da un’angolazione inedita attraverso un racconto per immagini – diverso da quelli consueti affidati a testimoni intervistati per l’occasione – dove l’attore Luca Argentero tra un filmato e l’altro si ritrova a raccontare a una giovane assistente montatrice (Barbara Venturato) la vita avventurosa e la carriera straordinaria dell’indimenticabile Marcello. Una sorta di autoracconto in cui Mastroianni rivive in scena grazie a varie interviste d’epoca che lo vedono protagonista accanto a grandi registi che lo hanno scelto come compagno di viaggio, clip tratte dagli oltre 150 film da lui interpretati, materiali d’archivio inediti o meno noti, back-stage girati sui suoi set, filmini privati.
Italo Calvino nelle città è invece un film-documentario di Davide Ferrario che racconta la vita di Calvino, per celebrare i cent’anni della nascita dello scrittore, attraverso il tema delle città: un racconto suddiviso tra le città “visibili” in cui ha vissuto, ha lavorato, o da cui è rimasto suggestionato nei suoi viaggi; e quelle “invisibili”, inventate per il famoso libro edito da Einaudi nel 1972. Una produzione Anele con Rai Cinema, Luce Cinecittà e RS Productions. Tre gli attori chiamati a interpretare Calvino in tre momenti della sua vita: Filippo Scotti, Alessio Vassallo e Valerio Mastandrea. A Violante Placido è affidato il compito di portarci dentro “Le città invisibili”.
Cento anni anche dalla scomparsa di Eleonora Duse, ricordata nel docufilm di Sonia Bergamasco Duse, The Greatest, attenta investigazione sull’attrice che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando Lee Strasberg, fondatore dell’Actors Studio, e generazioni di attori.
Si mantiene il tema teatrale con Aspettando Re Lear, che segna il ritorno di Alessandro Preziosi alla regia di un documentario dopo La legge del Terremoto. Guidati dalla soggettiva dei protagonisti assistiamo in presa diretta al compiersi di un evento teatrale dal concepimento alla messa in scena, attraverso un dialogo costruito con il maestro biellese Michelangelo Pistoletto. Una produzione Pato Film in associazione con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema. Con il sostegno della DG Cinema e Audiovisivo con la collaborazione del Teatro Stabile del Veneto. A Roma nella sezione FREESTYLE.
Mario Verdone: Il critico viaggiatore di Luca Verdone, una produzione Iterfilm con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema, è invece un viaggio sentimentale e documentaristico di un uomo e una famiglia. In un crescendo emotivo e intellettuale, grazie alle testimonianze di Liana Orfei, Fernando Birri, Daniele Luchetti e tanti altri, emerge il ritratto di un uomo amato e di uno studioso poliedrico, esperto delle Avanguardie del Novecento e in particolare del Futurismo. Attraverso una narrazione dialogica viene ripercorso l’intero arco della vita di Mario Verdone: l’infanzia e l’adolescenza trascorse a Siena, città “sottilmente mistica”, il suo amore per il Palio e la contrada della Selva; la sua passione per il Circo; la Biennale di Venezia, di cui fu il selezionatore; Roma e il lavoro al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Due i film che ripercorrono grandi storie sportive. Maestro – Il Calcio a Colori di Tommaso Maestrelli ci porta in un affascinante viaggio attraverso l’Italia del Novecento, per raccontare la vita di un uomo che ha cambiato il modo di concepire il calcio. Il film di Francesco Cordio e Alberto Manni è una produzione Groenlandia e Cinecittà in collaborazione con Rai Intrattenimento, Rai Teche, Il Corriere dello Sport e Società Sportiva Lazio. Il film ricorda Maestrelli in occasione dei cinquant’anni dalla sua scomparsa. Il titolo riflette il passaggio epocale dal calcio in bianco e nero ai colori del calcio totale, una rivoluzione culturale oltre che sportiva. C’è poi La valanga azzurra, docufilm diretto da Giovanni Veronesi e scritto da Lorenzo Fabiano, Domenico Procacci, Giovanni Veronesi e Sandro Veronesi con la consulenza di Luca Rea. Dopo il successo di Una Squadra, Fandango torna a raccontare il grande sport italiano con un docufilm prodotto con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari, nelle sale il 21, 22 e 23 ottobre.
Alla Festa anche Aureliano Amadei con il suo I nipoti dei fiori, una produzione Motoproduzioni, Luce Cinecittà con Rai Cinema con cui ricostruisce le memorie della propria particolare infanzia, trascorsa tra viaggi e comuni di hippie. Un racconto corale di una generazione, nel suo essere figlia di un’altra generazione su cui spesso sono stati accesi i riflettori.
Infine, La Città Macchina di Dario Biello, prodotto da Filmedea e Luce Cinecittà, offre una sintesi tra le visioni di Antonio Sant’Elia e la poetica di Umberto Boccioni. Protagonista una Lancia degli anni ’30, simbolo dello spirito futurista della città, e un fotografo di architettura interpretato da Alessandro Preziosi. Al centro Verona, ritratta come un territorio nascosto e inedito, una città che ha ospitato le opere dei più grandi architetti del ‘900, una Città Macchina in continuo movimento. Il film contiene alcuni interventi di personalità come Mario Botta, Kjetil Trædal Thorsen, Milo Manara.
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