“Siamo presenti alla Festa del Cinema di Roma 2023 con ben 11 film“, dichiara Enrico Bufalini, direttore Cinema, Documentaristica e Archivio Luce Cinecittà “una line up che racconta la ricchezza, la varietà e la qualità di quella che è una vera factory creativa, una casa per gli autori e tutti i talenti del nostro audiovisivo. Una selezione che si distingue sulle principali direttrici del documentario nelle sue declinazioni più creative, di sostegno alla produzione indipendente, di valorizzazione dell’Archivio Luce e dei restauri di film, per riportare all’attenzione del pubblico i titoli che sono parte della storia del nostro cinema”.
I DOCUMENTARI
Un autore importante è Daniele Vicari, che porta in prima mondiale Fela, il mio dio vivente. Partendo dal grande musicista Fela Kuti, figura cruciale della world music e travolgente personalità politica, Vicari ci racconta il percorso umano e lo sguardo del videomaker Michele Avantario in una storia emblematica e sorprendente. Il film di Vicari è prodotto da Fabrique Entertainment e Luce Cinecittà con Rai Cinema, in coproduzione con Lokafilm e Grasshopper Films e sarà distribuito da Luce Cinecittà.
Trudie Styler, attrice, regista, produttrice britannica in Posso entrare? An ode to Naples dipinge invece il ritratto di una città unica al mondo per storia, cultura e contrasti come Napoli. Una cultura peculiare raccontata da immagini ricche di fascino e musica, che mescola le immagini dell’Archivio Luce con le voci di protagonisti contemporanei – personaggi noti e persone comuni – che fanno parte dell’anima della città. Producono Big Sur, Mad Entertainment con Rai Cinema in coproduzione con Luce Cinecittà – che lo distribuisce nelle sale.
Segna invece l’esordio alla regia di un’attrice apprezzata e popolare, MUR, il film documentario di Kasia Smutniak, prodotto da Fandango in associazione con Luce Cinecittà, che lo distribuisce in sala dal 20 ottobre. Protagonista del film un muro, in costruzione in Polonia, eretto per dissuadere l’ingresso di migranti in cerca di rifugio. Smutniak ha realizzato un’opera che è insieme un toccante diario personale e una denuncia politica.
Di mistero è circonfusa tutta l’esistenza di Gustavo Rol, una delle più controverse figure del novecento italiano. In Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, il noto sensitivo torinese è raccontato attraverso testimonianze, materiale di repertorio, video d’archivio e ricostruzioni sceniche. Per fare luce su una figura dibattuta e affascinante. Il film è una produzione La Casa Rossa con Rai Cinema in coproduzione con RS Productions e Pepito Produzioni in associazione con Luce Cinecittà.
A vent’anni dalla scomparsa arriva invece il primo documentario dedicato a Giorgio Gaber, uno dei maggiori protagonisti della musica italiana. Io, noi e Gaber di Riccardo Milani ne racconta da un lato la parte privata, dall’altro riunisce un coro di grandi personaggi e artisti che lo hanno amato. Prodotto da Atomic, Rai Documentari, Luce Cinecittà, il film è distribuito da Lucky Red.
Ugo Gregoretti, autore, regista che ha rivoluzionato il linguaggio televisivo con uno stile colto e ironico, nel 2017 ha diretto un ultimo piccolo prezioso film, rimasto inedito. Io, il tubo e le pizze è il lascito di intelligenza di un uomo discreto che ha saputo come pochi raccontare gli italiani, con garbo e ironia. Il film è prodotto da Achab in collaborazione con Rai Cinema, e sarà distribuito sugli schermi da Luce Cinecittà.
Il maestro italiano del brivido e del thriller internazionale, Dario Argento, è il protagonista di un racconto rivelatorio, Profondo Argento, che ne presenta i lati più in ombra e intimi. Nel documentario diretto da Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa, prodotto da Baires Produzioni e Luce Cinecittà, il Maestro si racconta attraverso le sue radici familiari, i gusti letterari e artistici, l’esperienza di critico cinematografico, la sua estetica e le sue preziose ossessioni. Imperdibile per tutti i suoi appassionati.
I RESTAURI
Cinecittà porta alla Festa del Cinema, in occasione del Premio alla Carriera a Isabella Rossellini e nell’ambito della retrospettiva di film che segnano il percorso della grande attrice, Stromboli terra di dio di Roberto Rossellini, nella versione restaurata da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC-Cineteca Nazionale.
Il secondo, eccellente restauro, è Divisione Folgore di Duilio Coletti, film del 1954, racconto dell’epica battaglia di El-Alamein che vide contrapposte l’Asse italo-tedesca e le corazzate britanniche. Una sconfitta decisiva dell’Asse, che vide però distinguersi per una caparbia ed eroica resistenza i giovani paracadutisti italiani della Divisione Folgore, tanto da essere menzionati dal premier britannico Winston Churchill.
Altri due titoli sono in programma nella sezione autonoma e parallela di Alice nella Città, dedicata alla scoperta del talento e agli esordi. A 20 anni dalla sua uscita sarà infatti presentato il restauro de L’isola, primo lungometraggio di finzione di Costanza Quatriglio. Un film che rappresenta idealmente un punto di partenza di una nuova classe di registi e del cinema del reale.
E per il centenario di Italo Calvino, il restauro di Cinecittà in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale de Il cavaliere inesistente, adattamento del capolavoro omonimo ad opera del grande fumettista Pino Zac del 1969: una visione inventiva, umoristica e sensibile della società del boom economico, uno spettacolo per i ragazzi di tutte le età.
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