MILANO – In attesa di Expo 2015 la Lombardia Film Commission sta preparando una strategia di promozione internazionale per rendere note le opportunità che Expo potrà creare per l’intero comparto audiovisivo. Una grande occasione per promuovere, anche con il sostegno del Comune di Milano, le attività di un comparto che avrebbe molto da offrire, ma è paralizzato dalla crisi. Da una parte l’obiettivo è coinvolgere tutta la produzione italiana, rilanciando attraverso la presenza in Lombardia delle molte centinaia di troupe previste e provenienti da ogni paese del mondo la conoscenza dell’Italia. Dall’altra, il messaggio da lanciare preventivamente ai canali televisivi internazionali e ai produttori dei paesi che verranno ad esporre a Milano, è che in Lombardia potranno trovare tutta l’assistenza e le attrezzature necessarie per realizzare film, documentari, servizi.
L’invito di Alberto Contri, direttore generale di Lombardia Film Commission, è quello di “partire leggeri, visto che sul nostro territorio si può reperire strumentazione tecnica di alta qualità: camere più sofisticate, supporti elettronici e informatici, attrezzi meccanici di ogni tipo e dimensione. Si garantisce anche l’assistenza di producer specializzati, presenti nella Production Guide della Lombardia Film Commission”. Per quanto riguarda le troupe internazionali, il primo passo è una campagna volta ad illustrare le facilitazioni disponibili sul territorio dal punto di vista tecnico. Per fare un esempio pratico: oggi per sdoganare una macchina da presa ci vogliono ore, l’anno prossimo per Expo bisognerà sdoganarne decine e decine contemporaneamente, un’operazione che richiederebbe giorni di attesa. Sapere che a Milano e in Lombardia si può noleggiare di tutto, permette di partire agilmente, risparmiare le spese di trasporto, gli intralci doganali, effettuare noleggi di minor durata, escludendo quindi il tempo del viaggio, ottenendo inoltre assistenza tecnica sul posto per le apparecchiature particolarmente sofisticate.
“La promozione del territorio avverrà automaticamente – si augura Alberto Contri -. Basta visitare il sito della LFC che contiene svariate migliaia di immagini categorizzate, con le indicazioni delle distanza e il meteo. Insieme alla campagna di promozione dei servizi tecnici, faremo anche una promozione dei distretti legati all’alimentazione (dall’Oltrepò Pavese alla Valtellina, tanto per fare qualche esempio, a base di vino, formaggi e bresaola) con annessi esempi di location disponibili. Auspichiamo che la Regione ci fornisca qualche risorsa in più, per fare fronte all’evidente superlavoro che si verificherà”.
Attualmente impegnata nella produzione del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo Il ricco, il povero e il maggiordomo, la Lombardia Film Commission negli ultimi mesi ha dato vita a una quindicina di produzioni italiane e straniere. Lo scorso anno è stato siglato un accordo con l’India per agevolare le produzioni di Bollywood a Milano e in Lombardia. Stesso tipo di facilitazioni sono state riservate anche alle produzioni cinematografiche e televisive cinesi. Per quanto riguarda il cinema italiano, la LFC, da anni impegnata sul fronte televisivo e pubblicitario, è ripartita anche per il cinema nel 2009 dando sostegno ai film di Gennaro Nunziante con Checco Zalone Cado dalle nubi e Che bella giornata, alternando i set in Brianza con le blindatissime guglie del Duomo. E nella piazza del Duomo, è riuscita ad ottenere i permessi e ad organizzare le riprese per una missione quasi impossibile: portare più di 700 pecore nel luogo più prestigioso e frequentato della città, per il film indipendente L’ultimo pastore di Marco Bonfanti. Tra le scene di cui la Lombardia Film Commission va più fiera c’è la ricostruzione della terribile esplosione che ferì la città, e l’Italia intera, il 12 dicembre 1969. Una scena girata da Marco Tullio Giordana per Romanzo di una strage, in Piazza Fontana di fronte alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, in una sola notte spegnendo tutte le luci del centro di Milano.
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