Donne curde e #MeToo protagoniste al festival

Per la prima di Les filles du soleil è stato organizzato un red carpet storico con 82 donne, dall'iconica veterana Agnès Varda alle nostre Claudia Cardinale e Jasmine Trinca


CANNES – Essere qui è già una vittoria, dice Bahar, la leader delle guerrigliere curde, il battaglione di Les filles du Soleil, un esercito di sole donne disposte a tutto e senza nulla da perdere, al grido di “Donne, Vita, Libertà”, che osano sfidare le milizie dell’Isis nel nord del Kurdistan sapendo che per gli integralisti essere ucciso per mano di una donna è la massima onta, significa non andare in paradiso. Il film, con la regia di Eva Husson, è uno dei tre a regia femminile nella competizione per la Palma d’oro al 71° Festival di Cannes (le altre autrici sono Alice Rohrwacher e Nadine Labaki): si tratta di un film dichiaratamente femminista, che trabocca sentimenti ed emozioni forti, quasi caricaturali, con una scrittura da fiction tv e un tema nobile e forte, quello delle combattenti che sfidano Daesh per difendere il Kurdistan e la propria dignità, dopo essere fuggite a un destino di stupro e schiavitù.

Per la sua premiere è stato organizzato un red carpet storico con 82 donne, dall’iconica veterana Agnès Varda alle nostre Claudia Cardinale e Jasmine Trinca, dalla presidentessa di giuria Cate Blanchet alle impegnate Salma Hayek e Jane Fonda, e poi Alice e Alba Rohrwacher, Anna Mouglalis e Léa Seydoux. Ottantadue protagoniste a rappresentare gli 82 film di registe, rispetto ai 1.645 a firma maschile, passati in competizione da quando esiste il festival. Una foto storica per evidenziare la disparità che esiste ancora e per la quale i movimenti internazionali delle donne stanno combattendo sull’onda dello scandalo delle molestie sessuali che ha travolto tutto il sistema a partire dal produttore Harvey Weinstein. Da lì è nato un progetto di sostegno reciproco (il #MeToo), il movimento Time’s Up americano e inglese, il francese 5050×2020, l’italiano Dissenso comune, movimenti analoghi in Spagna e Grecia che domani mattina si incontreranno alla Plage CNC.

“Le donne non sono una minoranza nel mondo ma a vedere lo stato attuale dell’industria del cinema si direbbe di sì – ha detto Cate Blanchett – oggi stiamo insieme su questi gradini per simboleggiare la nostra determinazione a crescere e progredire nella parità, le scale della nostra industria devono essere accessibili a tutti, non solo agli uomini: saliamo”.  

12 Maggio 2018

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