Doc d’autore nelle sale d’essai

Ci sono ben 3 titoli distribuiti da Luce Cinecittà, fra gli 8 che compongono Racconti Italiani, l’iniziativa della Fice, Federazione italiana cinema d’essai, giunta alla 4a edizione, che promuove la diffusione di alcuni dei più recenti documentari di qualità. Titoli, in uscita tra gennaio e giugno, ai quali la Fice assicurerà un’ampia promozione negli oltre 400 schermi d’essai associati. di cui due presentati alla Festa di Roma: Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, in uscita la metà marzo, e Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu, prodotto anche da Luce Cinecittà, in sala ad aprile. E inoltre Arrivederci Saigon di Wilma Labate presentato alla Mostra di Venezia.

“Sono più di 40 i documentari che Luce Cinecittà ha prodotto e/o distribuito nel corso degli ultimi due anni – dice Enrico Bufalini, direttore Archivio Storico, Cinema e Documentaristica – Non a caso saremo alla prossima Berlinale con il  documentario Selfie di Agostino Ferrente. Siamo grati alla Fice che ci aiuta a far conoscere al pubblico tre film che narrano storie diverse con stili differenti. Diario di tonnara è il racconto poetico di figure quasi mitologiche della comunità siciliana dei pescatori di tonno, ispirato da un libro di Ninni Ravazza e che s’avvale di immagini di repertorio di due grandi registi quali Vittorio De Seta e Folco Quilici. Butterfly, passato ad Alice nella città, ha al centro invece la vicenda di una campionessa di boxe cresciuta in uno dei paesi più violenti del Napoletano, ed è il ritratto della forza di volontà e insieme della fragilità di una giovane 18enne. In Arrivederci Saigon protagoniste sono Le Stars, un gruppo musicale, che ci parlano di quel loro insolito ’68 con l’imprevedibile tournée in Vietnam cantando in sperdute basi americane, mentre intorno si combatteva”.

La rassegna ‘Racconti italiani’ si propone, spiega il presidente della Fice Domenico Dinoia, di espandere e arricchire la diffusione del Cinema del Reale tra il pubblico, sotto il comune denominatore della qualità. Gli altri titoli selezionati che affrontano storie di vita, spaccati sociali sono: Être et durer (Essere o sopravvivere) di Serena Mignani, sulla scoperta da parte di una madre e del figlio ipercinetico del Parkour, una disciplina urbana estrema che porta con sè una precisa nozione di vita; The Strange Sound of Happiness di Diego Pascal, il viaggio di redenzione del regista dalla Sicilia fino alle pianure della Yakutia, dove lo strumento scacciapensieri è simbolo spirituale; Vento di soave di Corrado Punzi, dove due agricoltori e un sub ambientalista di Brindisi testimoniano la loro vita accanto a una centrale a carbone e a un petrolchimico tra i più grandi d’Europa; I villani di Daniele De Michele, presentato alle ultime Giornate degli autori, uno sguardo sulla nostra cucina popolare narrata in dialetto da 4 personaggi che la rappresentano: un’antica famiglia di pescatori di Taranto, un giovane siciliano produttore di grano antico, un allevatore del Beneventano e una contadina dell’alta montagna, in sintesi la loro resistenza ai modelli globalizzati; infine Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico che svela il lavoro di Toni Servillo e dei giovani attori impegnati nello spettacolo ”Elvira”, dalle prove a tavolino alla Biennale di Venezia, all’approdo a Parigi.