Del Brocco: originalità e forza narrativa di ‘Liberami’

L'AD di Rai Cinema soddisfatto per il Premio come Miglior film di Orizzonti a Federica Di Giacomo e per la Coppa Volpi a Emma Stone per La La Land


“Il cinema italiano esce a testa alta dalla competizione della Mostra di Venezia pur non avendo ricevuto premi nel Concorso principale, per la varietà degli stili, dei linguaggi e dei generi, per la quantità e la qualità delle proposte in tutte le sezioni – afferma Paolo Del Brocco, AD Rai Cinema. Mi riferisco ai due film italiani in Concorso coprodotti da Rai Cinema, che vanno dal cinema più autoriale di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi con Spira Mirabilis, al delicato ritratto delle quattro amiche ventenni di Giuseppe Piccioni con Questi giorni. A quelli Fuori concorso L’estate addosso di Gabriele Muccino e Tommaso di Kim Rossi Stuart, all’ottimo esordio di Marco Danieli con La ragazza del mondo e all’intensa opera prima di Irene Dionisio Le ultime cose. Un insieme di film pensati e realizzati per ogni tipo e gusto di pubblico.

Penso – prosegue Del Brocco – anche al numero dei documentari selezionati, ben sette in tutte le sezioni, una partecipazione che racconta il percorso produttivo nel cinema della realtà che la Rai sta accompagnando da anni. Tra questi titoli, si distacca per originalità e forza narrativa Liberami di Federica Di Giacomo (prodotto da Mir Cinematografica con Rai Cinema) premiato come Miglior film della sezione Orizzonti e unico titolo italiano ad ottenere un riconoscimento in questa edizione del Festival. A lei i nostri complimenti per il premio più importante che la Giuria di Orizzonti ha voluto assegnarle, a conferma che il cinema del reale riesce ad imporsi nelle maggiori competizioni quando affronta temi forti ed è sostenuto da un solido impianto narrativo.
Naturalmente i nostri complimenti  – conclude l’AD di Rai Cinema – vanno anche alla splendida Emma Stone, vincitrice della Coppa Volpi per la sua straordinaria interpretazione nel film più acclamato della Mostra e apprezzato in modo unanime come raramente accade in questo tipo di manifestazioni: La La Land di Damien Chazelle che Rai Cinema insieme a Leone Film Group distribuirà nelle sale italiane dal prossimo gennaio 2017″.

10 Settembre 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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