CSC: Rulli pronto a dimettersi in caso di tagli alle risorse

Il presidente denuncia il pericolo di ridimensionamento dei fondi assegnati al Csc all'interno del Fus


C’è “il pericolo di un taglio imminente e pesante alle risorse che verranno assegnate al Centro Sperimentale di Cinematografia all’interno del Fus”, denuncia il presidente del Csc Stefano Rulli, che sottolinea di essere pronto a dimettersi nel caso in cui i tagli venissero confermati: “Non intendo condividere le responsabilità di chi sceglie di andare nella direzione opposta, disposto a sacrificare il rinnovamento per far cassa. Siamo persone realistiche, non crediamo di poter essere posti al riparo da un ridimensionamento dei finanziamenti che coinvolge l’intero settore – spiega Rulli nel discorso alla cerimonia di consegna dei diplomi del Centro Sperimentale di Cinematografia – E avevamo in tal senso preso alcune misure precauzionali per non farci trovare impreparati. Ma non possiamo accettare un intervento che metta a rischio la possibilità di attuare quel rinnovamento della didattica ormai irrinunciabile. Attuare un taglio lineare di questo genere è d’altra parte in palese contraddizione con la politica annunciata da questo governo, deciso a intervenire salvaguardando quei settori della formazione e della ricerca che devono rappresentare il volano per un rilancio economico e culturale del paese”. In questa politica, fa notare ancora Rulli, “ho personalmente creduto e, in quest’ottica, sono ancora oggi pronto a fare la mia parte. Ma proprio per questa ragione, non intendo condividere le responsabilità di chi sceglie di andare nella direzione opposta, disposto a sacrificare il rinnovamento per far cassa. Il mio lavoro è un altro. Scrivere per il cinema e per la televisione. Ed è un lavoro che amo. Meno di un anno fa ho accettato questo incarico proprio come rappresentante di quel mondo del cinema che per troppo tempo si era visto escluso dal poter intervenire in prima persona sulla formazione che lo riguardava più da vicino. Ma al mio lavoro – conclude – sono pronto a tornare, anche domani, se sarò costretto ad ammettere che in questo paese, neanche di fronte a una crisi di queste dimensioni, si trova la forza e il coraggio di scommettere sul futuro”. 

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12 Luglio 2013

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