Una specie ”di santone un po’ viscido e mellifluo, che ricorda certi personaggi abilissimi nell’abbindolare gli altri, ma con una sua simpatia. E’ il mio primo cattivo, e mi sono divertito tantissimo a doppiarlo”, così Elio parla di Chester V, l’inventore capitano d’industria truffaldino a cui presta la voce in Piovono polpette 2, avventura animata in 3D diretta da Cody Cameron e Kris Pearn, nelle sale italiane il giorno di Natale, distribuito da Warner Bros in 400 copie.
Il film è il sequel del film del 2009 che ha incassato nel mondo 250 milioni di dollari. Elio, che il 31 sarà a Milano con le Storie Tese al concerto in Piazza del Duomo, ha già fatto esperienza come doppiatore: per tanti anni con la serie animata cult Beavis e Butthead (lui era Butthead), poi con il film animato danese Terkel in Trouble (2004) e due anni fa con l’alieno protagonista di Paul. ”L’occasione di doppiare stavolta per la prima volta un cattivo non me la sono fatta sfuggire. Il doppiaggio è un’attività che mi piace, soprattutto perché mi permette di frequentare i direttori di doppiaggio, che trovo fenomenali. Amo essere immerso nel loro ambiente e ricevere da loro straordinarie lezioni gratuite”. Del film ha amato molto l’idea e il modo originale in cui sono costruiti i personaggi. Lo farà vedere anche ai suoi bambini.
In Piovono polpette 2 Chester V è l’inventore-imprenditore, famoso come un divo, che cerca di allontanare il protagonista, il geniale Flint Lockwood dalla sua isola, in modo da trovare la straordinaria macchina che trasforma l’acqua in cibo ideata dal suo giovane collega. Tuttavia giganteschi e buffi ibridi fra cibo e animali (gli animacibi) gli rendono l’impresa difficile. ”Ho voluto dare a Chester V un’impronta personale, facendolo parlare con un accento milanese, mi sembrava adatto al ruolo e poi è un dialetto che nei film e in tv una volta era molto presente, ora non si sente quasi più”, dice Elio. Amante dei film animati, in particolare dei classici Disney come Biancaneve, Elio apprezza anche l’animazione in 3D: ”Sul rapporto fra progresso e arte sono molto pratico, come lo sono spesso i musicisti. Pensiamo a Bach, Mozart, Kurt Weill, con le sue composizioni per sassofono, o alla sempre maggiore diffusione della musica elettronica… La tecnologia non ha niente di negativo in sé, può venire usata bene o male. Gli autori di film animati mi sembra sappiano utilizzare benissimo il 3D, quando lo rendono strumento per belle storie”.
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