Il film che inaugura la 32a edizione delle Giornate del Cinema Muto, al via a Pordenone sabato 5 ottobre, è Blancanieves del regista spagnolo Pablo Berger. È un muto del XXI secolo, secondo l’indovinata definizione coniata proprio dalle Giornate che hanno proposto da anni i film muti contemporanei, ben prima del successo coronato dagli Oscar di The Artist. Blancanieves, che sarà proiettato al Teatro Comunale Giuseppe Verdi alla presenza del regista, può sembrare l’ennesimo adattamento cinematografico della fiaba dei fratelli Grimm, cui comunque in parte si ispira, ma è un’operazione libera sul mito della “ispanità”. Biancaneve si chiama Carmen, è figlia di una star del flamenco e di un grande torero e si ritrova affidata alle cure amorevoli della nonna in seguito alla morte della madre e alla disgrazia del padre incornato nell’arena e ridotto in carrozzella. La matrigna è un concentrato di malvagità, quasi una caricatura di figure femminili diaboliche in un registro che svaria da Lady Macbeth a Crudelia De Mon. I nani sono i componenti di un circo e si esibiscono in parodie di corride nei borghi di una Spagna inizio ‘900. E anch’essi sembrano più usciti da un film di Tod Browning o di David Lynch che dai cartoni Disney.
Berger si muove fra registri di stile eterogenei: il drammatico, l’ironico, l’epico con molte scene di corrida. Bellissimo anche il bianco e nero che fotografa la Siviglia e la campagna spagnola, passando da solarità quasi accecanti a interni oscuri e tenebrosi. La musica è di Alfonso de Vilallonga. Tra gli attori, oltre alle due Carmen, Macarena Garcia-Biancaneve grande e Sofia Orcia-Biancaneve piccola, la mattatrice assoluta è Maribel Verdù-la matrigna che con Blancanieves ha vinto il secondo Goya della sua carriera. Per il pubblico italiano una bella sorpresa è trovare nel cast Angela Molina, attrice che ha molto lavorato in Italia con registi quali Luigi Comencini, Elio Petri, Gillo Pontecorvo, Marco Bellocchio. Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore, i fratelli Taviani. In Blancanieves, Angela Molina è l’amatissima nonna che muore troppo presto e determina lo sciagurato affidamento della piccola Carmen alla terribile matrigna, l’infermiera che aveva preso in cura il padre dopo l’incidente e lo aveva sposato mirando unicamente al suo patrimonio. L’evento inaugurale delle Giornate 2013 è realizzato con il sostegno della Fondazione CRUP e uscirà nelle sale italiane a fine ottobre, distribuito da Movies Inspired.
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