GIFFONI VALLE PIANA – “Credo sia giusto dare ad ognuno la possibilità di scegliere che vita vivere. Non sto dicendo che la morte assistita sia una cosa corretta, ma è giusto poter decidere”. Porta alla ribalta un tema fortemente dibattuto la star del giorno di Giffoni, Sam Claflin, talento britannico che si è imposto all’attenzione del pubblico mondiale per il ruolo del brillante Finnick Odair della saga Hunger Games. Al festival ha accompagnato l’anteprima di Io prima di te, che interpreta insieme alla ‘regina dei draghi’ de Il trono di spade, Emilia Clarke. Tratto dall’omonimo acclamato best-seller di Jojo Moyes il film, che sta sollevando non poche polemiche anche in America, arriva nelle sale italiane dal 1 settembre con la Warner che ha anche previsto 300 anteprime il 17 agosto.
Quello di Sam Claflin è un ruolo intenso e complesso: un ricco banchiere la cui vita cambia radicalmente a causa di un incidente che lo rende tetraplegico. “Interpretare questo ruolo è stata la sfida più grande. Quando si comunica si tende ad usare il movimento delle mani e dell’intero corpo. Ho dovuto imparare a non farlo. Ho usato il mio corpo in molte cose, anche nel mio passato da calciatore. Sono un attore molto fisico e utilizzare esclusivamente lo sguardo è stato davvero difficile”. Per avvicinarsi al personaggio ed abbracciare fino in fondo la sua storia, Claflin è entrato in contatto con diverse persone che ruotano attorno al quotidiano delle disabilità fisiche gravi, per scoprire che ognuno di noi è connesso al mondo in maniera diversa e reagisce in modo personale a circostanze estreme come la perdita dell’autonomia fisica, al di là della cultura o della classe sociale. “Sul set un giorno venne un’infermiera per raccontarci quello che aveva visto nell’ospedale in cui lavorava. Due persone, un uomo molto ricco e un senzatetto, vittime della stessa lesione spinale invalidante. Il primo dopo l’incidente era diventato una persona rancorosa e priva di voglia di vivere, il secondo aveva vissuto un sorta di rinascita. Ora ha una casa e come lavoro fa il motivatore di persone che si trovano ad affrontare il suo stesso problema”.
La questione dell’eutanasia – continua l’attore consapevole che qualsiasi opinione espressa su un tema così delicato rischia di offendere qualcuno – è che al momento la legge non dà scelta. La morte assistita non è legale. “Ci sono argomentazioni forti da entrambe le parti del dibattito, ma onestamente credo che tutti debbano poter scegliere. Anche se non voglio dire che chi si trova in una posizione difficile debba decidere di non vivere”.
Tra i possibili progetti futuri dell’attore un film in via di sviluppo su uno dei più grandi calciatori inglesi di tutti i tempi, Robin Friday. Un personaggio particolare, pieno di luci e ombre, che può essere considerato la prima rock star del calcio. “Non c’è ancora nulla di certo a riguardo, ma mi piacerebbe molto interpretare questo ruolo”.
Giffoni Experience chiede a chi ha partecipato di inviare la foto che meglio racconta l’ultima edizione del festival, allegando anche un piccolo testo che descriva emozioni sulla 46esima edizione
Storie di profonda determinazione e desiderio di riscatto. Sono questi i temi vincitori della 46esima edizione del Giffoni Film Festival, dove a trionfare nella sezione Generation + 18 è Urban Hymn dello scozzese Michael Caton-Jones, una storia di redenzione attraverso il canto ambientata nel sud est di Londra. Nella sezione "Generator +16" vince invece una pellicola girata nelle favelas brasiliane, Il maestro di violino di Sérgio Machado, che vedremo presto in Italia con AcademyTwo
Ancora due film di Giffoni Experience saranno distribuiti in Italia: Fanny’s Journey di Lola Doillon, in uscita il prossimo febbraio per Lucky Red, vincitore della sezione Generation +13, e Snowtime! di Jean François Pouliot in uscita il 24 novembre per Notorius Picture. Il primo è tratto dal libro testimonianza Le Journal de Fanny di Fanny Ben-Ami che all’età di 13 anni, nella Francia occupata dai tedeschi, viene mandata con le sue sorelline in un orfanotrofio per bambini ebrei, il secondo è un cartone animato canadese che racconta la lotta tra due bande di bambini a colpi di palle di neve
"Sono sopraffatta dall'emozione e da come sono stata accolta" è il commento di Jennifer Aniston, super ospite del Giffoni Film Festival, che durante l’incontro con i ragazzi varie volte si è commossa e si è concessa a foto e rivelazioni, a dispetto delle voci su una sua visita blindatissima. E ai ragazzi raccomanda di spegnere computer e telefonini per riappropriarsi di un rapporto vero con la realtà, sottolineando i pericoli di una vita iperconnessa a internet e social network