E’ dedicato a Cinecittà il Festival della gratitudine o Tito Festival (vai al sito) che si terrà in Umbria, nel Borgo Medioevale di Costacciaro (PG), il 16 e il 17 luglio prossimi.
Gratitudine per Tito Marconi, artefice della ripartenza di Cinecittà negli anni ’50. Nativo del borgo umbro, Marconi, secondo la vulgata, da semplice strappa biglietti in un cinema di Roma, diventò in pochi anni uno degli esercenti più affermati e, grazie alla sua amicizia con Giulio Andreotti, fu presidente di Cinecittà dal 1950 al 1958, in anni strategici: Bellissima di Luchino Visconti è del ’51, Il viale della speranza di Dino Risi del ’53, per citare due titoli che fanno dei teatri di posa molto più che un set, contribuendo a rilanciarne il mito. Ben Hur, titolo simbolo della Hollywood sul Tevere, è del ’59.
La comunità umbra, grazie all’impulso dello stesso Marconi, fornì manodopera agli stabilimenti della Tuscolana. Oggi dunque, per iniziativa del giovani della Pro Costacciaro e con l’aiuto della produttrice Manuela Cacciamani – suo padre Nando approdò a via Tuscolana, dove lavorò tutta la vita, proprio dal paese in provincia di Perugia – nasce questa due giorni, molto gradita agli enti locali, in particolare al sindaco Andrea Capponi, che ha annunciato la pedonalizzazione del centro storico.
Alla presentazione dell’evento, che si è svolta nella sede romana della One More Pictures di Cacciamani, la presidente di Istituto Luce Cinecittà Chiara Sbarigia ha suggerito un parallelismo tra il rilancio postbellico dei teatri di posa e quello attuale, con il Recovery e i piani di ampiamento. “Con l’ad Nicola Maccanico abbiamo un progetto importante relativo alle risorse umane del Luce. Ci sono da proteggere i mestieri del cinema, c’è da lavorare sulla formazione, sulle nuove tecnologie, per il Green e per la Parità di genere. Luce Cinecittà è un organismo vivo, con un patrimonio culturale importante, pensiamo solo all’Archivio con 2 mln di foto ancora da digitalizzare. I tecnici che lavorano nell’Archivio hanno appena fatto una importante scoperta, la lastra originale dell’arresto di Mussolini interventista, per decenni ritenuta perduta, esposta ora nella mostra dedicata al fotografo Adolfo Porry Pastorel, presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi”.
Un altro fotografo, Fabio Lovino, è tra gli ospiti della due giorni di Costacciaro, con una mostra di suoi scatti (Cinecittà, oltre lo sguardo), mentre Claudia Gerini è la madrina della manifestazione: “Sono grata alla vita in generale e anche a Cinecittà, dove feci la prima audizione a 15 anni accompagnata dalla mamma – ricorda l’attrice – vidi un luogo incantato, bellissimo. In 30 anni di carriera ho fatto tanti film a Cinecittà, sono stata fotografata da Lovino sul set di Gangs of New York, ho fatto ridere con Verdone e piangere con Castellitto. La gratitudine per me è una costante”. Emanuele Sabetta è direttore artistico del festival, organizzato dai giovanissimi dell’Associazione Pro Costacciaro grazie al sostegno di One More Pictures, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con la Partnership dell’Istituto Luce-Cinecittà, Rai Cinema, Regione Umbria e Umbria Film Commission e la Media Partnership di Posso.it e Hot Corn. Presentati anche i risultati del contest, lanciato da Rai Cinema Channel, per il miglior corto Under 35.
Tra gli ospiti Francesco Pannofino, Nicola Nocella, Giulio Base, Rocío Muñoz Morales, l’interprete del film Pinocchio Maria Pia Timo e il costumista Massimo Cantini Parrini. E’ prevista una Masterclass di Roberto Recchioni, sceneggiatore, disegnatore e direttore editoriale della mitica rivista ‘Dylan Dog’. Modera dibattiti e incontri la giornalista Ilaria Ravarino.
Gli eventi potranno essere seguiti in diretta sul giornale online Posso.it. L’artwork della locandina è stato realizzato dall’artista Marco Gallotta, newyorkese d’adozione, ha fatto del papercutting il suo stile riconoscibile e peculiare.
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