CIAO VITTORIO #5

“Mio padre mi mancherà, mi mancherà come punto di riferimento, come grande maestro”. Alessandro Gassman, il figlio nato dal terzo matrimonio di Vittorio Gassman con Juliette Maynel, e attore come lui, commenta così la morte di suo padre. “La persona più sensibile che mi sia capitato di incontrare, la persona a cui ho voluto e vorrò più bene e a cui devo gran parte di quello che ho imparato nel mio mestiere”.
Alessandro ringrazia Diletta D’Andrea, la terza e ultima moglie di Vittorio, che gli è stata vicino fino all’ultimo e che più sentirà il peso della sua mancanza. “A me – aggiunge – mancherà il grande padre, il punto di riferimento e un grande maestro”. Alessandro ricorda che tutta la famiglia conosceva la malattia di suo padre che da qualche tempo ormai “si stava defilando”. E quindi spiega di aver avuto nel padre un grande maestro, attraverso i suoi film, anche se Vittorio non amava insegnare ma voleva stare con i giovani dai quali assorbiva energia.
“Mio padre non dava volentieri consigli tecnici perché era convinto che il talento non lo si può insegnare: o lo si ha oppure no”, aggiunge Alessandro. “Spero di essere diventato un buon attore senza rubare niente a nessuno e spero quindi di lasciare un buon ricordo del suo nome. Ho avuto la fortuna di avere un nome importante ma quello che conta è meritarsi la fiducia sul campo”. Per Alessandro il pregio più grande del padre è stata la generosità, l’onestà e, sorprendentemente, l’umiltà. “Ha rifiutato cariche importanti e posti di potere, perfino incarichi di partito, perché per lui era importante il rigore estremo e l’onestà”.