L’ufficiale e la spia di Roman Polanski domina le nomination dei César 2020, gli “Oscar” francesi del cinema. Il thriller storico sul caso Dreyfus è in lizza in 12 categorie, davanti a Les Miserables di Ladj Ly, il film sulle banlieue che ha scosso la Francia, e La Belle Epoque di Nicolas Bedos, entrambi con 11 nomination. Lo hanno annunciato gli organizzatori della 45/a edizione, in programma il 28 febbraio prossimo a Parigi. Candidato anche La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti come miglior lungometraggio d’animazione. Mentre Il traditore di Marco Bellocchio figura tra i titoli stranieri candidati.
“I Cesar – ha commentato il presidente dell’Accademia Alain Terzian, interpellato sul record di nomination per Polanski – non è un’istanza che deve assumere posizioni morali”. Il riferimento è alle polemiche che hanno accompagnato in Francia l’uscita del film per le nuove accuse di stupro rivolte al regista.
Ecco le candidature de L’ufficiale e la spia: Miglior Film (Alain Goldman e Roman Polanski), Miglior Regia (Roman Polanski), Miglior Sceneggiatura Non Originale (Roman Polanski e Robert Harris), Miglior Colonna Sonora Originale (Alexandre Desplat), Miglior Attore Protagonista (Jean Dujardin), Miglior Attore Non Protagonista (Louis Garrel), Miglior Attore Non Protagonista (Grégory Gadebois), Miglior Montaggio (Hervé De Luze), Miglior Fotografia (Pawel Edelman), Miglior Scenografia (Jean Rabasse), Migliori Costumi (Pascaline Chavanne), Miglior Sonoro (Lucien Balibar, Aymeric Devoldère, Cyril Holtz; Niels Barletta).
Il produttore italiano Luca Barbareschi, entusiasta per i risultati raggiunti dal film già Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre Roman Polanski ha appena vinto il Premio Lumière per la Miglior Regia, ringrazia l’Académie per la qualità artistica riconosciuta a L’ufficiale e La spia: “ottenere il più alto numero di nomination ai Premi César di quest’anno è un onore per tutti noi ma soprattutto un grande trionfo dell’arte e di tutto il gruppo creativo dell’Eliseo. Ringrazio inoltre il ministro Franceschini che continua a sostenere i progetti di coproduzione internazionali che danno onore e prestigio alla nostra cinematografia”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci