‘Casinò’ e Acquedotti, in attesa del compleanno di Bob De Niro

di Andrea Guglielmino

Ci sarà tempo, da qui al 17 agosto, per festeggiare gli 80 anni di Robert De Niro, uno degli attori più iconici della storia del cinema. Intanto, all’Arena Parco degli Acquedotti, si anticipano i festeggiamenti proiettando Casinò, forse non il primo film che viene in mentre quando si cita il nome dell’attore statunitense (ma con cittadinanza italiana), ma sicuramente un classico da riscoprire.

D’altro canto, a dirigerlo è un maestro come Martin Scorsese e ad affiancare il grande Bob ci sono volti altrettanto apprezzati come Sharon Stone e Joe Pesci.

La trama del film si basa sul libro ‘Casino: Love and Honor in Las Vegas’ di Nicholas Pileggi, pubblicato nello stesso anno, che narra delle attività criminali di Frank “Lefty” Rosenthal e Anthony “The Ant” Spilotro, due mafiosi statunitensi attivi nell’industria dei casinò a Las Vegas negli anni ottanta. Questo film è spesso considerato la terza parte di una trilogia sul tema della mafia diretta da Scorsese, iniziata con Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno nel 1973 e proseguita con Quei bravi ragazzi nel 1990. La storia segue De Niro nel ruolo di un esperto giocatore d’azzardo ebreo-americano, incaricato dalla mafia di Chicago di gestire il Tangiers Casino a Las Vegas.

Stone ricopre il ruolo di una truffatrice di strada che diventa la moglie del protagonista. Il film racconta dettagliatamente la gestione del casinò da parte di De Niro, le sfide che affronta nel suo lavoro, l’influenza della mafia e il deterioramento delle sue relazioni personali, il tutto ambientato in un’evoluta Las Vegas.

Per le loro interpretazioni, Stone è stata candidata all’Oscar e ha vinto il Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico, mentre Scorsese ha ricevuto una candidatura come miglior regista.

Rispetto all’opera originale, il film presenta diverse modifiche narrative e artistiche, ma mantiene l’essenza del libro di Pileggi, offrendo uno sguardo avvincente nel mondo dei casinò e della mafia a Las Vegas. Nonostante il film inizi con l’affermazione che la storia narrata sia basata su fatti reali, non viene mai menzionato il vero nome del casinò a cui il film fa riferimento.

Tuttavia, Scorsese ha lasciato alcuni indizi, soprattutto attraverso la colonna sonora. Il brano ‘Stardust’ viene riprodotto più volte nel corso del film, suggerendo che la storia potrebbe essere stata ispirata dalla vera esperienza del Casinò Stardust di Las Vegas. Il budget per i costumi ammontava a un milione di dollari. De Niro indossava ben 70 diversi abiti durante la pellicola, mentre Sharon Stone “solo” 40. Entrambi gli attori furono autorizzati a tenere i vestiti una volta terminate le riprese.

Pesci era ai tempi sposato con Claudia Haro, che interpretava il personaggio di Trudy nel film. Successivamente, divorziò dalla moglie, che in seguito si risposò. Nel 2000, la donna fu accusata di due tentativi di omicidio: aveva ingaggiato un sicario per uccidere il suo altro ex marito, uno stuntman.

Durante il Festival del Cinema di Roma, durante la presentazione di The Irishman, Scorsese fu interrogato da un giornalista sul tema dei personaggi femminili nel suo cinema. Il regista infastidito per dimostrare che nella sua filmografia non mancavano esempi di personaggi femminili validi e iconici, menzionò proprio il ruolo di Stone in Casinò.