Cannes76, il palmarès non parla italiano: la Palma torna in Francia

​L’incontro con tutti i vincitori del Concorso 2023: parola alla Palma d’oro Justine Triet, a Tran Anh Hùng Miglior Regista, al giapponese Kōji Yakusho, Miglior Interpretazione Maschile


CANNES – Assegnati i premi della 76ma edizione del Festival. L’Italia, con tre autori in concorso non ha avuto nessuno premio. I nostri titoli: Marco Bellocchio per Rapito; Nanni Moretti per Il sol dell’avvenire; Alice Rohrwacher per La chimera. leggi il nostro articolo

Una rosa di titoli (21 nel complesso) e autori tutt’altro che monotona, e così è stata anche la scelta finale dei film premiati. Ecco i commenti di autori e interpreti, subito dopo la consegna dei riconoscimenti, ancora saldamenti stretti tra le mani dei propri vincitori:

PALMA D’ORO

Anatomy of a Fall di Justine Triet. L’autrice francese: “Penso che Cannes permetta di esprimersi con libertà”, riferendosi alla polemica sul suo discorso alla cerimonia di premiazione, a sostegno del “Paese che è stato attraversato da una storica, fortissima, unanime sfida alla riforma delle pensioni”. La cineasta ha accusato il ‘governo neoliberista’ di Emmanuel Macron di difendere ‘la mercificazione della cultura’ a scapito dell’eccezione culturale francese: “Questa stessa eccezione culturale senza la quale oggi non sarei qui davanti a voi”. Puntando poi sul film, Triet spiega che “c’è bisogno di un punto di vista sulla giovinezza, per capire dove sia davvero la rivoluzione”. Si dice sorpresa e onorata “come donna” di questo Premio: lei è la terza a ottenere la Palma d’oro nella Storia di Cannes, dopo Jane Campion 30 anni fa con Lezioni di piano e Julia Ducournau con con Titane (2021).

GRAND PRIX DELLA GIURIA

The Zone of Interest di Jonathan Glazer che ha spiegato in breve come: “Il processo di lavoro ha comportato molta conversazione, il processo di shooting ha comportato l’intensità dell’intenzione degli interpreti, che però hanno potuto contare su molta libertà”.

MIGLIOR REGIA

Tran Anh Hùng per La Passion de Dodin BouffantIl regista vietnamita naturalizzato francese sul palco ringrazia “Juliette Binochela donna in una sola parola: ringrazio la sua presenza di star straordinaria; e ringrazio Benoît Magimel: dire che è talentuoso e generoso è un eufemismo”. Tran Anh Hùng, poi accolto da un caldo applauso della sala dei giornalisti, parla di “onore e piacere per essere a Cannes, dove già ero stato premiato con la Caméra d’or. La cosa che mi preoccupava di più era la regia, il cuore del cinema: ricerco sempre di offrire allo spettatore una sorta di spartito, anche perché il soggetto della gastronomia è la sensualità, una sorta di musicalità”.

PRIX DELLA GIURIA

Fallen Leaves di Aki Kaurismäki, che ha inviato un messaggio letto sul palco: “Sono felice di continuare a far vivere il cinema: twist and shout!”. Gli interpreti del film, a ritirare il Premio per il regista, subito dopo la consegna raccontano che “sono state tra le pagine più brillanti che potessimo leggere quelle della sceneggiatura di questo film; nella storia, c’era da resistere a un sentimento d’amore estremamente fragile, trovando la forza di donare una chance all’amore”.

MIGLIOR SCENEGGIATURA

Yuji Sakamoto per il film Monster di Hirokazu Kore-eda. Il regista giapponese, dopo aver ritirato il Premio: “Provo riconoscenza per Sakamoto, con lui c’è stata una collaborazione fruttuosa, senza la quale non sarei qui stasera. Questo film è stato come la ricerca di un amore, è stata una ricerca nella scuola, nella pedagogia: il film è sulle opportunità che questa ricerca ci ha permesso di scoprire e capire. Misuro l’efficacia di un mio film anche dalla capacità di superare le frontiere e dalla temperatura che è capace di generare oltre i confini. Di solito scrivo, giro, monto i miei lavori, stabilendo un rapporto molto intimo, ma la collaborazione con un altro sceneggiatore ha davvero aperto delle opportunità ulteriori, quindi per me è stata un’esperienza estremamente efficace”.

MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE

Merve Dizdar per il film About Dry Grass di Nuri Bilge Ceylan. Un annuncio che pare cogliere di sorpresa l’attrice, davvero rilassata in platea poco prima che fosse annunciato il suo nome: “il personaggio che interpreto è qualcuno che mette in gioco la propria esistenza. Lo dedico a tutte le donne che resistono e sopravvivano alle difficoltà”. Merve Dizdar in conferenza ammette che “c’erano in competizione artiste molto prestigiose, non posso che essere molto felice. Sto provando un mélange di emozioni. Ceylan è un grande autore e sono grata abbia avuto fiducia in me: una donna è chi combatte, e chi combatte è chi esiste e dà senso alla storia”.

MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE

Kōji Yakusho per Perfect Days di Wim Wenders, che dalla platea fatica a trattenere lacrime di emozione per il premio al suo protagonista, che dal palco afferma: “Harayama, un personaggio magnifico, per cui ringrazio Wim Wenders e il co-sceneggiatore”. Yakusho arrivando in sala conferenze riceve l’accoglienza più calorosa di tutti da parte della stampa, con diversi applausi da parte dei giornalisti: “Ho pensato alle persone invisibili interpretando il personaggio, anche se Hirayama è un uomo con una vita molto ricca, soddisfatto, per cui decide di non tornare né guardare indietro e penso che il personaggio sia un incoraggiamento per il pubblico”. Yakusho racconta un aneddoto divertente sul film: è stato talmente capace nel ruolo di addetto alle pulizie che la società Tokyo Toilet gli ha proposto di lavorare per loro.

MIGLIOR OPERA PRIMA – PREMIO CAMERA D’OR che sul palco è stata consegnato dalla presidente di Giuria, Anaïs Demoustier. Per lei un lapsus dall’effetto paradossale: ha annunciato il premio come “Palma d’oro”, rendendosi subito conto del gioco di parole e così ha sdrammatizzato portando alla mente quando l’impiccio verbale fu di Spike Lee (nel 2021), che si fece sfuggire prima del tempo il nome del vincitore assoluto, che in quel caso era Titane di Julia Ducournau. La Camera d’or 2023 è stata assegnata a Inside the Yellow Cocoon Shell di Pham Thien An, per cui: “è incredibile, questo premio è gigantesco”, quasi sussurra davanti al giornalisti, ancora incredulo l’autore vietnamita. “La mia famiglia è orgogliosa e desidera che continui a fare cinema. Ho una passione istintiva per il cinema”.

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27 Maggio 2023

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