Brindisi a Cinecittà per i 100 anni di attività dei De Angelis

La nota famiglia di scultori per il cinema si è riunita nello storico laboratorio degli Studios per celebrare un anniversario importante nel giorno in cui si festeggia il fondatore, Angelo


Era un pomeriggio di ottobre del 1919 quando Angelo De Angelis alle prese con la costruzione di una colonna in un albergo, decise di togliersi gli abiti da lavoro e murarli all’interno del pilastro suggellando così il suo ultimo giorno di lavoro come sottoposto. L’indomani sarebbe diventato un libero professionista dando inizio a una lunga carriera, quella degli scultori per il cinema De Angelis, costellata di incontri importanti, soddisfazioni e riconoscimenti prima a lui, poi al figlio Renato e al nipote Adriano, che da capostipite della dinastia nei giorni scorsi ha festeggiato i 100 anni dell’attività dei De Angelis nel mondo del cinema.

Se la data per il centenario, il 2 ottobre, è stata scelta in onore di Angelo, cadendo nel giorno in cui si festeggiano i Santi Angeli Custodi, il luogo del brindisi di famiglia è proprio quello in cui lo stesso Angelo ha dato lustro al suo nome, gli studi di Cinecittà dove ancora oggi si trova il suo laboratorio. Il nome dei De Angelis è infatti sempre andato a braccetto con quello degli stabilimenti. E’ qui che Angelo comincia a lavorare come decoratore dei set appena inaugurata Cinecittà, nel 1937, subito dopo aver lavorato alla costruzione del quartiere Coppedè. E sempre qui, nel 1942, firma il primo contratto di affitto per un laboratorio che si struttura e cresce fino a diventare, all’inizio degli anni 60, la nota ditta Cinears costituita per far fronte all’ingente mole di lavoro che arriva a Roma con Liz Taylor, Richard Burton e il resto della produzione del kolossal Cleopatra. Costellati di grandi film anche i 56 anni che seguono con titoli, solo per citarne alcuni, come Il Gattopardo, Morte a Venezia, Salò o le 120 giornate di Sodoma, Gangs of New York. E poi le sfilate dell’alta moda che annoverano Dolce e Gabbana tra i clienti fissi e i rapporti speciali con alcune star, su tutti Sylvester Stallone talmente affascinato dall’abilità dei De Angelis da affidargli dei lavori per la sua casa.

Oggi l’erede di Angelo, il nipote Adriano ha deciso di prendersi più tempo per sé e di lasciare la maggior parte degli oneri e degli onori ai suoi due figli, Angelo e Alessandro, entrambi scultori, con i quali accantonati i festeggiamenti per il centenario, sta supervisionando un enorme trasloco che permetterà a quasi 15mila opere di gesso e vetroresina di essere conservate mentre la palazzina in puro stile razionalista nella quale la loro ditta ha sempre operato, all’interno degli Studios, viene completamente ristrutturata. In attesa di accogliere un’altra pagina della storia di una famiglia che con la sua arte ha incantato il cinema italiano e internazionale.

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11 Ottobre 2019

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