“Bridget Jones” diventa la diabolica Pam Hupp: dal podcast a Top Crime

Bridget Jones, Judy Garland, e adesso Pam Hupp: Renée Zellweger si conferma trasformista e così lo dimostra da protagonista nella nuova miniserie tv The Thing about Pam, ispirata a una storia vera, popolarissima grazie a un podcast, in arrivo in prima visione assoluta da martedì 4 ottobre sul canale Top Crime.

Un cambio radicale per l’attrice, sottoposta a tantissime ore di trucco, oltre che all’uso di effetti speciali in silicone per il ruolo della controversa Pam Hupp, che sta scontando l’ergastolo al Chillicothe Correctional Center, in Missouri, e che risulta coinvolta in diversi casi di omicidio. L’attrice ha indossato protesi per il viso e il corpo, che richiedevano 120 minuti per essere applicate: una scelta che, assieme al registro black-comedy scelto per la serie, non le ha risparmiato polemiche. 

Pamela Hupp, infatti, oltre ad essere indagata per l’uccisione di Betsy Faria (una malata terminale), e la morte di sua madre Shirley Neumann (caduta dal balcone al terzo piano dell’appartamento), è stata condannata per aver sparato a Louis Gumpenberger (affetto da disabilità mentale e fisica).    

6 episodi per narrare il coinvolgimento di Hupp nel caso Faria (Katy Mixon), crimine per il quale viene inizialmente condannato il marito della donna, Russ, successivamente scagionato grazie all’interesse suscitato sul caso dal podcast Dateline di NBC. Negli Stati Uniti l’intricata vicenda dietro la diabolica mente di Hupp ha suscitato grande interesse mediatico.   

Renée Zellweger è anche produttrice esecutiva della serie.