“Una Legge Cinema con regole nuove e più eque: ci stiamo lavorando a quattro mani, grazie al confronto aperto tra Ministero e operatori di tutta la filiera. Modifiche sarebbero dovute arrivare già da tempo per evitare storture nel sistema. Le rimodulazioni che metteremo in atto serviranno a tutelare realmente l’intero settore”. Così il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni che aggiunge: “Come più volte detto, ritengo che il tax credit sia uno strumento indispensabile, da cui non si può prescindere, ma al contempo sono convinta che il suo impianto abbia bisogno di aggiustamenti: non si può pensare di continuare a lasciare la norma così com’è ora, i film di mercato,
se tali vogliamo definirli, devono avere un mercato. Ci stiamo muovendo per tutelare le opere prime, le opere seconde e quelle cosiddette ‘difficili’ e le start up, nonché i film di elevato contenuto artistico e culturale con difficoltà a reperire risorse sul mercato. Tutto questo non impatterà assolutamente sui pagamenti presenti e futuri. Obiettivo: tutelare i quasi 117mila lavoratori diretti del settore e far sì che gli addetti aumentino sempre più, spingendo da un lato verso l’incremento della presenza sul nostro territorio di produzioni internazionali e dall’altro nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione della nostra creatività e della storia dell’Italia. Le polemiche preventive mosse da certa politica in cerca di un qualche consenso sono solo un danno al mondo dell’audiovisivo e all’immagine del nostro Paese”.
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione di ieri, ha approvato in via definitiva il decreto legislativo riguardante il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità nonché l’introduzione di...
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Borgonzoni: "Vogliamo dire alle donne vittime di violenza di non sentirsi sole e di non aver paura di chiedere aiuto". Sangiuliano: “La cultura è un fattore determinante per far crescere il valore del rispetto reciproco, per affermare il rispetto della libertà femminile come principio fondamentale della nostra società"
L’ex titolare della Cultura: “il compito di un ministro è solo tutelare l'autonomia della commissione tecnica e rispettarne le decisioni”