BILANCIO ITALIANO


Traffic Allora, ti è piaciuta questa 51ma Berlinale, l’ultima da direttore di Moritz De Hadeln che lascia da dittatore invitto dopo 22 anni di comando?
A 24 ore dall’annuncio dei premi si sa soltanto che la giuria è rinchiusa in camera di consiglio e non si lascia sfuggire veri pronostici. Tutti puntano su Traffic di Steven Soderbergh non tanto perché il film sia piaciuto ma perché a Berlino si è cinto della gloria delle nominations più importanti nella corsa all’Oscar e il presidente della giuria, Bill Mechanic, è molto sensibile alle sirene di casa sua. (Ci credo, cerca un posto dopo aver lasciato con fragore la 20th Century Fox). Per la migliore attrice punterei su Juliette Binoche perché è vero che è compatto il partito anti-Miramax all’interno del gruppo dei nove giurati, ma premiare un’attrice europea sarebbe un bel modo di uscire dall’impasse e ricordarsi che Chocolat resta comunque (magari a torto) il film più applaudito di questa selezione.
Chocolat Per il migliore attore non c’è scampo, tocca a Sean Connery soprattutto se, arrivato giovedì sera, accetterà di prolungare di qualche ora il suo soggiorno in terra tedesca.
Per l’opera prima, o per qualche riconoscimento anche più prestigioso c’è pronta la rivelazione di questo festival, il “dogma” danese Italiano per principianti che nelle nostre sale arriverà grazie all’Istituto Luce e che resta il solo film su cui fino ad oggi la giuria si sia trovata compatta. Tutti gli altri riconoscimenti, compresa magari qualche consolazione italiana per la quale Dario Argento si batterà allo spasimo, saranno polvere negli occhi.
Resta una sola incognita: l’Asia è arrivata a Berlino da grande protagonista, possibile che torni a casa a mani vuote? Al vostro posto punteremmo qualche soldo sulla sorpresa dell’ultimominuto, La bicicletta di Pechino che è piaciuto ai più.
In odore di squalifica invece il francese (parlato in inglese) Intimacy di Patrice Chereau perché qualsiasi giuria perbene dovrebbe ricordare che si è già visto al Sundance e ciò è in aperta violazione dei regolamenti internazionali e l’italiano Malena perché proprio Dario Argento non fa mistero di voler guidare i suoi colleghi a un “non luogo a procedere” visto che il Festival ha mostrato una versione ibrida del lavoro di Giuseppe Tornatore, più corta di quella uscita in Italia, più lunga di quella per le sale americane. Comunque un’opera diversa dal “director’s cut” di Tornatore.
Insomma, che festival è stato? Il migliore che potesse impaginare De Hadeln, oggi alla ricerca di un nuovo lavoro (hanno fatto sensazione gli annunci pubblicitari che si è pubblicato per l’intero festival, annunciando la sua futura attività di consulente) e quindi sensibile alla geopolitica della selezione. Ma comunque un festival nella linea euro-americana imboccata in questi anni dal discusso e leggendario direttore.
La grande quantità di film esotici non inganni: il nocciolo duro della Berlinale batte a Hollywood. Che ringrazia e non sempre ricambia con altrettanta passione, offrendo i suoi prodotti, ma non vestendoli con vero impegno promozionale. Certo, l’idea di scoperta è lontana da qui e soprattutto resta lontana la possibilità di fare di Berlino l’autentica capitale europea del nuovo in campo cinematografico. Sicché chi ama il cinema sta più spesso al modernissimo FilmMuseum ospitato nei nove piani del Sony Center (la nuova meraviglia del mondo) e meno nelle sale e salette del festival.
Comunque sia andata, gli italiani possono essere soddisfatti: hanno avuto 9 film e quattro cortometraggi, proprio come una grande potenza cinematografica.
La lotteria dei premi non c’entra con la qualità della selezione e dal veterano Emmer al giovanissimo Puglielli, c’è stato spazio davvero per tutti.

autore
17 Febbraio 2001

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti