Bif&st dedicato a Gassman, Risi e Perrin

L'8a edizione del Bari International Film Festival 22/29 aprile. In programma i film diretti da Risi e interpretati da Gassman e una rassegna di titoli da quest'ultimo interpretati e alcuni diretti


Si svolgerà dal 22 al 29 aprile l’8a edizione del Bif&st- Bari International Film Festival dedicato a Vittorio Gassman e Dino Risi e con la partecipazione dell’attore, regista e produttore Jacques Perrin al quale sarà dedicato un importante tributo su Cinema e Scienza e che durante il festival riceverà il Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence.
Il Festival  è stata presentato a Venezia, presenti gli assessori alla cultura della Regione Puglia Loredana Capone e del Comune di Bari Silvio Maselli, il vice direttore del Bif&st Enrico Magrelli e Maurizio Sciarra, presidente dell’Apulia Film Commission.

In occasione del tributo dedicato a Perrin verranno presentati alcuni film da lui diretti e/o prodotti legati al tema dell’ambiente e della natura che hanno riscosso enorme successo. Al termine di ciascuna proiezione si avrà un incontro con alcuni scienziati e grandi divulgatori scientifici.
Verranno inoltre presentati alcuni lungometraggi interpretati da Jacques Perrin, fra i quali Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, da lui anche prodotto, La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini, Zeta, l’orgia del potere di Costa-Gavras, Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore.
E’ allo studio un’iniziativa collegata alla gigantesca questione delle migrazioni dei popoli affrontata in chiave scientifica.

In programma inoltre i film diretti da Dino Risi e interpretati da Vittorio Gassman una rassegna di titoli interpretati (e alcuni diretti) da Vittorio Gassman. Verranno anche selezionati materiali audiovisivi di documentazione di, su, con Vittorio Gassman provenienti dagli Archivi di RAI Teche, dell’Istituto Luce e di Mediaset.
Si sta infine studiando la possibilità di chiedere ad alcuni attori italiani di prestarsi a leggere – nelle serate immaginate per il Fortino, dalle 21.30 in poi, a cura di Francesco Giuffré – alcuni testi di Vittorio Gassman o da lui interpretati.
L’omaggio prevede anche documentari su Gassman e Risi la Fototeca della Cineteca Nazionale metterà a disposizione del Bif&st 2017 sessanta fotografie scattate sui set dei film interpretati e/o diretti da Vittorio Gassman.

Erano presenti alla conferenza stampa del Bif&st-Bari International Film Festival l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone e l’assessore alla Cultura del Comune di Bari, Silvio Maselli, introdotti dal presidente dell’Apulia Film Commission, Maurizio Sciarra. La presentazione del programma è stata fatta, in assenza del direttore Felice Laudadio, infortunato, dal vicedirettore del festival, Enrico Magrelli, che ha introdotto la star della serata, l’attore, regista e produttore francese Jacques Perrin.

“Parteciperò  al Bif&st, il prossimo aprile, con grande curiosità – ha dichiarato Jacques Perrin – Non posso che essere felice che ci sia una sezione dedicata al cinema e alla scienza con alcuni dei film solo prodotti e, a volte, diretti da me. Non tutti sono molto conosciuti in Italia. Filmare la natura è un’impresa complicata e appassionante. È più difficile, spesso, che fare un film con gli attori. Raccontare la natura significa raccontare anche noi stessi, preoccuparsi di quello che rischiamo di distruggere per sempre. Per fare i film che vedrete a Bari – ha concluso Perrin – è stato necessario lavorare con tempi molto lunghi e trovare soluzioni tecniche e attrezzature nuove. Per volare, insieme agli uccelli, nel film Il popolo migratore”.

Intervenendo sulle politiche culturali adottate dalla Regione Puglia l’assessore Loredana Capone, responsabile anche dello Sviluppo Economico, ha messo in rilievo come “l’investimento nel settore audiovisivo è per noi decisivo in quanto il cinema si pone, a livello nazionale e internazionale, innanzitutto come veicolo di cultura e arte, ma anche come strumento di industria, economia e promozione del territorio. Dimostrazione di tutto ciò è la costante crescita di pubblico che registriamo su tutta la rete di festival nel territorio regionale, dalla Capitanata fino al Salento”.
Infine Silvio Maselli, assessore alla Cultura della città che da otto anni ospita il festival, ha dichiarato: “Il Bif&st è un grande festival perchè coniuga le esigenze dell’industria audiovisiva, che alle porte dell’estate e prima di Cannes ha un luogo ideale ove lanciare i film della stagione, con quelle di un pubblico sempre più ampio ed esigente”.

04 Settembre 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


Ultimi aggiornamenti