Bella e perduta, il film di Pietro Marcello, già in concorso a Locarno e presentato – tra gli altri – ai festival di Toronto, Rio de Janeiro e Rotterdam, ha conquistato anche l’Europa del nord, con la vittoria dell’Ingmar Bergman Award al 39. Festival di Göteborg, il più importante appuntamento cinematografico scandinavo.
La giuria ha voluto sottolineare nella motivazione del premio “la splendida visione elegiaca del film, la sua generosità di spirito, la capacità di riaccendere la nostra fede nell’umanità in questi tempi di cinismo e di aggiornare il cinema”
Pietro Marcello ha ritirato il premio insieme al protagonista del film, Sergio Vitolo: “Sono molto orgoglioso di ricevere, in un festival prestigioso del Nord Europa come quello di Göteborg, un premio intitolato ad uno dei più eminenti autori della storia del cinema, Ingmar Bergman – ha dichiarato il regista – Bella e perduta è un progetto indipendente, realizzato con modi e tempi totalmente liberi, probabilmente il più complesso e prezioso dei miei lavori; è un film sui sentimenti dei semplici, sulle ingiustizie e sul rapporto tra uomo e natura. Siamo fieri di questo film perché possiede un’anima, non per nostro merito ma per l’energia intrinseca che detiene, per la sua umanità e per l’alchimia del paesaggio.
Il ringraziamento va alla troupe, a Sara Fgaier che ha prodotto e montato il film, a Maurizio Braucci con cui è stato scritto, a Tommaso Cestrone, Sergio Vitolo e Gesuino Pittalis che ne sono gli attori, Elio Germano per la voce di Sarchiapone, e a tutti gli avventurosi che hanno creduto nel film. Ringrazio inoltre Rai Cinema, il nostro produttore associato Mario Gallotti, la Cineteca di Bologna e Istituto Luce – Cinecittà che ci hanno supportato e che hanno reso possibile questo progetto”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci