Negli anni ’80 andavano di moda i capelli cotonati e le spalline, dominavano le musiche di George Michael e degli Wham!, e si mangiavano le Big Babol.
La nuova serie Amazon Original Bang Bang Baby parte dalla cultura pop di quel periodo per raccontare la formazione della 16enne Alice, con il volto dell’emergente Arianna Becheroni. Un’adolescente che per conquistare l’amore del padre, che ritrova dopo aver creduto per dieci anni che fosse morto, entra a far parte di un mondo criminale, quello della ‘Ndrangheta.
Il crime teen drama dal black humour è stato creato da Andrea Di Stefano, e prodotto da The Apartment (società del gruppo Fremantle) e Wildside, e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video a partire dal 28 aprile con i primi cinque episodi, mentre i restanti cinque usciranno il 19 maggio.
“Anni fa ci siamo imbattuti nella storia di Marisa Merico, una ragazza cresciuta da una madre single in Inghilterra, che nel tentativo di conquistare l’affetto del padre, diventa una criminale. Ci siamo chiesti fin dove una ragazza si possa spingere per scoprire se stessa e ricevere l’amore del padre – ha raccontato il produttore Lorenzo Mieli, Chief Executive Officer di The Apartment, durante la presentazione della serie a Roma – Abbiamo pensato a una serie che racconta la formazione di un personaggio femminile adolescente in un contesto più che disfunzionale, all’interno di una famiglia criminale nella Milano degli anni ’80. Abbiamo trovato una chiave per entrare nella testa di questa teenager e della cultura pop di quel periodo, trovando il giusto stile, tono e modalità di racconto. Abbiamo realizzato una specie di Sposerò Simon Le Bon nel mondo della criminalità di quegli anni”.
Per Michele Alhaique, che ha diretto gli episodi insieme a Margherita Ferri e Giuseppe Bonito, è stata “una sfida complessa cercare di capire come mettere in scena una serie ricca di generi. Raccontiamo, attraverso il realismo magico e un cambio continuo di registri, il viaggio di Alice nel paese di tutt’altro che le meraviglie”.
Non è stata semplice neppure la sfida della giovanissima e brava Arianna Becheroni (già vista solo nel film Mio fratello rincorre i dinosauri) che ha parlato così del suo personaggio: “Alice mette da parte timidezza e insicurezza per l’amore verso il padre. È una ragazza fragile che tira fuori le palle. La vita può cambiare quando trovi una motivazione giusta per farlo”.
Non solo la protagonista, ma anche gli altri personaggi della serie sono pieni di chiaroscuri. Il padre di Alice, Santo Maria, interpretato da Adriano Giannini, “ha il sangue da criminale, ma improvvisamente si trova a riorganizzare l’amore per sua figlia – ha spiegato l’attore – È un cattivo manipolatore, che cerca di salvarsi, grazie a lei. Il rapporto tra i due è contrastante rispetto alla matrice criminale di questo personaggio”.
Lucia Mascino, che fa la madre di Alice, Gabriella, ha affermato: “Spesso si raccontano madri dolenti che soffrono. La mia è invece seduttiva, distratta, egocentrica, non così materna inizialmente, anche se poi dimostra una solidità affettiva fortissima, che non viene raccontata attraverso i cliché”. Di forte nella serie c’è anche la figura della nonna paterna Lina, interpretata da Dora Romano. “È il classico esempio di donna nelle famiglie ‘ndranghetiste. La sua prima vera famiglia è quella della Santa, dell’organizzazione mafiosa, poi viene quella dei consanguinei – ha detto l’attrice – Lina tiene alto l’obiettivo di essere la prima donna nella Mammasantissima e gestire una famiglia, ma non è in condizione di farlo da sola. È una donna che ha ben chiaro i suoi obiettivi personali”. Per interpretarla Romano ha lavorato su “cattiveria e assenza di scrupoli. Ma Lina è anche una nonna che accoglie la nipote, nonostante gestisca un traffico di eroina e appalti. Mi ha divertito questa sua doppia identità e direzione”.
A giocare un ruolo fondamentale nella serie, infine, è la colonna musicale, con brani italiani e internazionali che arrivano fino al 1986. C’è anche la canzone originale scritta da Madame, L’eccezione. “Siamo felici che una giovanissima artista abbia dato voce alla sua creatività per raccontare questa storia”, ha detto Nicole Morganti, Head of Italian Originals, Amazon Studios. Che sul progetto ha concluso: “Qui ci sono tutti i valori della nostra linea editoriale italiana con un appeal internazionale”.
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