Bambini invisibili


M. CucinottaMaria Grazia Cucinotta, Emir Kusturica, John Woo e Ridley Scott, ma anche la cantante Elisa e lo stilista Roberto Cavalli. Ci sono grandi energie nel progetto All the invisibile Children che ha trovato oggi a Cannes, nel giorno in cui l’orco Shrek ha incantato platee del festival, un’audience internazionale. Storie di bambini “invisibili”, di infanzia ignorata dai media, dall’opinione pubblica e dai politici, di piccoli criminali non certo per scelta, scovate sotto tutte le latitudini, dalla Cina alla Serbia-Montenegro, dal Brasile all’Africa, ma anche nei paesi economicamente più sviluppati e apparentemente più felici come Italia e Regno Unito. Un settimo regista e una settima storia sono ancora da ufficializzare, ma riserveranno grandi sorprese.
Coprodotto da Rai Cinema (che lo distribuirà in collaborazione con Telemünchen) il film coinvolge produttivamente tanti sponsor e sostenitori, dall’eccentrico creatore di moda Roberto Cavalli, che ha generosamente sostenuto l’incontro stampa di Cannes, a istituzioni come l’Unicef e il World Food Programme, oltre al Ministero degli Esteri italiano. Adriana Chiesa si occuperà della distribuzione internazionale.
Nato due anni fa dall’incontro tra Maria Grazia Cucinotta, Chiara Tilesi e Stefano Veneruso, il progetto ha via via trovato l’adesione di filmaker disposti a lavorare gratis (i proventi andranno a Unicef e WFP). Per la protagonista del Postino è la prima esperienza da produttrice, ma naturalmente si ritaglierà un ruolo nell’episodio italiano girato da Stefano Veneruso, nipote di Massimo Troisi, assistente di Mel Gibson e Martin Scorsese, autore di corti. Sarà la storia di Ciro, un piccolo napoletano di periferia, e del suo amico Bertucciello: vivono nei container e derubano i camionisti per campare con metodi piuttosto violenti. Emir Kusturica, ambasciatore Unicef per la Serbia-Montenegro, racconterà invece la storia di un ragazzino gitano che uscirà di galera per tornarci poco dopo anche per colpa di suo padre. La brasiliana Katia Lund ha scelto due adolescenti di San Paolo, che riciclano spazzatura e oggetti buttati nei cassonetti, evitando il luogo comune delle favelas. Ridley Scott e sua figlia Jordan parleranno di un fotoreporter disilluso che ritrova la voglia di vivere attraverso l’incontro con la vitalità di quando era bambino. Mehdi Charef seguirà le vicissitudini di un guerrigliero dodicenne del Ruanda, che si è unito alle forze armate dopo il massacro della sua famiglia. Infine l’episodio di John Woo è ancora tutto da scrivere, ma il cineasta noto per pellicole d’azione mirabolanti ha anticipato che sarà ambientato a Pechino. Quanto a Elisa: a lei toccherà creare un indimenticabile tema musicale per il progetto e cantarlo in duetto con una grande star internazionale. Si chiamerà “Teach me again”.

autore
15 Maggio 2004

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