Il conto alla rovescia è già iniziato, sarà infatti il 10 febbraio la data in cui verranno assegnati a Londra i BAFTA 2019, ma il nome di Bryan Singer è stato ufficialmente escluso, nonostante Bohemian Rhapsody abbia ricevuto sette nomination: il regista è stato rimosso dall’unica categoria in cui era candidato nominalmente, per accuse di presunta violenza sessuale a minorenni. “Alla luce delle recenti accuse molto serie, l’Academy dei BAFTA ha informato Bryan Singer che la sua nomination per Bohemian Rhapsody è stata sospesa, con effetto immediato”, hanno dichiarato dal Premio nella giornata di ieri, mercoledì, aggiungendo che i nomi del produttore, Graham King, e dello scrittore, Anthony McCarten, sono invece confermati.
Dall’Award britannico, hanno poi aggiunto che: “BAFTA considera il presunto comportamento del tutto inaccettabile e incompatibile con i propri valori. La sospensione rimarrà valida fino a quando l’esito delle accuse non sarà definitivo. BAFTA ritiene che tutti abbiano il diritto a una carriera soddisfacente in un ambiente di lavoro sicuro e professionale, così continuerà a collaborare con il mondo del cinema, dei giochi e della televisione per garantirlo”. Un portavoce di Fox, distributore del film, ha commentato: “Sosteniamo pienamente la decisione del BAFTA”.
Singer non ha diretto l’intera produzione di Bohemian Rhapsody, sostenendo che stava lasciando la lavorazione per prendersi cura della madre malata. È stato sostituito da Dexter Fletcher.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci