E’ nato durante la Festa di Roma, battezzato da un evento in via Margutta, il premio WeCiak – Ciak for Women, firmato dal popolare mensile di cinema diretto da Piera Detassis ed edito da Visibilia. Da un’idea delle giornaliste di Ciak, è stato chiesto ai lettori di votare la loro Wonder Woman italiana dell’anno, attrice o regista, sui social e sul sito della rivista. Inoltre una giuria di giornaliste (Alessandra De Luca, Fulvia Caprara, Arianna Finos, Elisa Grando, Michela Greco, Paola Jacobbi, Miriam Mauti, Anna Maria Pasetti, Anna Praderio, Gloria Satta, Stefania Ulivi con Piera Detassis) ha votato una serie di premi tecnici. La serata è stata condotta da Geppi Cucciari.
La Wonder Woman Italiana dell’anno votata dai lettori è Anna Foglietta.
Il personaggio femminile: Beatrice Morandini Valdirana alias Valeria Bruni Tedeschi in La pazza gioia di Paolo Virzì
La debuttante: le gemelle Marianna a Angela Fontana per l’eccezionale doppio ruolo delle gemelle siamesi Daisy e Viola in Indivisibili di Edoardo De Angelis
La regista, ex aequo: Maria Sole Tognazzi (Io e lei) e Costanza Quatriglio (87 ore)
La produttrice: Francesca Cima
L’attrice di serie tv: Maria Pia Calzone (Gomorra – La serie)
La sceneggiatrice: Francesca Marciano
La montatrice: Cecilia Zanuso (La pazza gioia di Paolo Virzì)
La scenografa: Ludovica Ferrario (Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino)
La voce femminile Fiorella Mannoia (per la canzone originale di Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese)
Il prestigioso riconoscimento internazionale al film di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti prodotto con il supporto di Luce Cinecittà, che ne cura la distribuzione italiana
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”