Unghie laccate di rosso, tacchi a spillo, un neo sul labbro superiore che cattura lo sguardo e tenacia da vendere. E’ Angela, la “donna d’onore” protagonista dell’omonimo film di Roberta Torre che dopo aver stregato la critica a Cannes 2002 sarà nelle sale italiane dal 30 ottobre distribuito da Lucky Red.
Come in ’R Xmas di Abel Ferrara, Angela è legata a Saro, il marito, da un patto criminale. Insieme gestiscono un traffico internazionale di eroina, ma la Palermo degli anni Ottanta non è New York. Qui le regole scritte dagli uomini sono più forti e lei, estromessa dalla cupola decisionale, ha il compito di fare le consegne, perché una donna che si muove tra le strade della città (fotografata con toni cupi da Daniele Ciprì) è meno sospettabile.
Sedotta da Masino, fascinoso braccio destro del marito, andrà incontro al suo destino segnato da un sistema di valori in cui una donna non può tradire il marito senza venirne rinnegata.
Ispirato ad una storia vera, “quella di una donna con cui ho stabilito un rapporto intimo, che mi ha confessato la sua scelta di abbandonare la famiglia piccolo borghese perché affascinata dalla bella vita, dal lusso e dalla delinquenza” dice Roberta Torre, segna la svolta della regista dei musical grotteschi Tano da morire e Sud Side Story.
“Ma chi ha visto i miei documentari precedenti capirà che in realtà sono tornata indietro. Dopo 10 anni vissuti a Palermo volevo raccontarla in modo diverso dai primi lungometraggi. Non mi interessava un ritratto sociologico della realtà mafiosa ma mettere in scena i suoi aspetti da tragedia greca, le dinamiche emotive”.
A partire da una sceneggiatura forte, “in cui la protagonista è più lucidamente perversa e meno istintuale del personaggio reale” racconta il cosceneggiatore Massimo D’Anolfi, Torre ha lavorato molto sull’improvvisazione, “un metodo sperimentato nella relazione con molti non professionisti degli altri miei film” spiega.
Così ha scelto la debuttante Donatella Finocchiaro per il ruolo della protagonista e lo stesso giorno del provino le ha fatto incontrare la vera Angela. “Con occhi di fuoco mi ha raccontato la sua storia. Da lei ho preso la forza dello sguardo e la fisicità ma ci ho messo anche del mio per arrivare al giusto equilibrio” ricorda l’attrice.
Anche Andrea Di Stefano, già interprete di Il principe di Homburg di Marco Bellocchio e Hotel di Mike Figgis che nel film veste i panni di Masino, lo sciupafemmine, parla del provino: “L’ho fatto in un garage e dal confronto con gli attori palermitani ho capito di avere qualche problema con la lingua. Ma l’incontro con Roberta mi ha affascinato e ho deciso di seguire l’istinto e accettare la parte. Ho passato qualche mese a Palermo prima di andare sul set dove ho trovato una regista con un’innata capacità di dirigere gli attori e immedesimarsi nei personaggi”.
Mario Pupella, attore e regista teatrale, è il marito malavitoso: “E’ una figura sobria e tenebrosa, un mafioso borghese, forse più vicino alla realtà rispetto ai classici stereotipi del gangster cinematografico” afferma.
E chissà se la vera Angela vedrà mai la sua storia portata sullo schermo “Per ora non ha voluto perché è ancora troppo coinvolta” dice Torre. Quel che è certo che a vederla saranno spettatori di tutto il mondo: la pellicola, prodotta da Lierka e Rita Rusic, sarà distribuita in ben 40 paesi, dalla Turchia al Brasile e, dopo i passaggi ai festival di San Paolo e Toronto, alla fine del mese farà tappa al Tokyo International Film Festival.
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