Anche Radford gira “Napoleone”

Dopo Il mercante di Venezia, prodotto dall’Istituto Luce, tornano a lavorare insieme Michael Radford e Al Pacino. Il regista de Il Postino dirigerà, infatti, l’attore americano nel nuovo film che sta preparando, intitolato Codice Napoleone, sugli ultimi giorni di vita a Sant’Elena.
“Le riprese inizieranno nelle prime settimane del 2006 – ha detto Radford, a Ischia per il Global Fest, accanto all’attore inglese Joseph Fiennes -. La storia è incentrata sul rapporto, secondo alcune fonti anche sentimentale, tra Napoleone e una inglese di 15 anni, Betsy Balcombe, durante il suo esilio a Sant’Elena”.
Impossibile non fare il paragone con l’altro film che inizierà a girare Paolo Virzì tra un mese, sempre sull’ultimo Napoleone, quello in esilio all’isola all’Elba nel 1814.

Radford vuole fare con Al Pacino anche un altro film, tratto da Shakespeare, il Macbeth. Radford ha poi ricordato Massimo Troisi: “Avevo proposto a Massimo, una decina di anni prima, di partecipare al mio primo film, Another time, another place, che raccontava la prigionia in Scozia di tre soldati italiani. Ma Troisi rifiutò perché in Scozia faceva troppo freddo, poi, siamo sempre rimasti in contatto fino a che non mi propose la sua storia, quella de Il Postino. Scrivemmo lo script in un albergo di Santa Monica a Los Angeles e fu molto divertente: Troisi non rappresentava lo stereotipo dell’umorismo estroverso napoletano, aveva invece uno humor asciutto, all’inglese. Purtroppo, proprio in quei giorni, in un primo controllo a Houston, emersero quei gravi problemi di cuore che lo condussero alla sua fine”.
Joseph Fiennes, infine, Il Bassanio nel Mercante di Venezia, ha annunciato, a Ischia, dopo i suoi quattro film in uscita nei prossimi mesi, il suo ritorno a teatro. Massimo riserbo, invece, sull’incontro di qualche giorno fa, sempre a Ischia, con Francis Ford Coppola. Fiennes ha solo confermato che Coppola è arrivato domenica scorsa apposta per incontrarlo, hanno cenato insieme. Il regista aveva sul tavolo un copione e un’edizione tascabile dell’Iliade e ha scatenato l’ipotesi di una prossima trasposizione cinematografica del grande poema omerico.