In un comunicato l’Anac sottolinea come “da anni si registrino velleitari tentativi da parte di singoli parlamentari di espropriare gli autori italiani dai diritti legati alla propria attività creativa per favorire la controparte produttiva e editoriale. In questo senso non stupisce l’emendamento all’articolo 65 del Decreto Sostegni-bis l del parlamentare Mor (Italia Viva) che vorrebbe introdurre l’equo compenso per il produttore di opere cinematografiche al fine di ‘colmare un vuoto normativo e (…) sanare una diseguaglianza’ “.
L’ANAC e gli autori italiani ribadiscono la loro opposizione determinata “a una simile iniziativa e fanno leva sulla ragionevolezza degli membri stessi del Parlamento italiano, di là della loro appartenenza partitica, affinché una simile discutibile proposta venga rigettata, cancellata dai lavori parlamentari dimostrando in tal modo di essere perfettamente in grado di tutelare il patrimonio culturale nazionale del Paese rappresentato dai suoi autori e dalla loro capacità intellettuale e creativa”.
I rappresentanti dell'industria italiana dei cartoni animati si sono espressi contro la revisione del Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi
L'allarme delle piccole e medie imprese in un comunicato congiunto di AGICI e CNA in merito alla riforma del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi
100 Autori, ANAC, AIR3 e WGI esprimono contrarietà per i pareri espressi dalle Commissioni Cultura e Telecomunicazioni della Camera e chiedono un tavolo permanente governo-industria
Dal film Il più bel secolo della mia vita è nata la proposta della senatrice di M5S Elisa Pirro per abolire la legge che impedisce di fatto ai figli adottivi di conoscere i genitori biologici